Disastro aereo in Argentina: muoiono Camille Muffat, Alexis Vastine e Florence Arthaud

di Stefania Arpaia

La Rioja – La Francia piange per il disastro aereo avvenuto in Argentina, a La Rioja, dove durante le riprese per il reality “Dropped” hanno perso la vita tre sportivi.

Sarebbe stato lo scontro tra due elicotteri ad uccidere i tre francesi: Camille Muffat, Alexis Vastine e Florence Arthaud, rispettivamente di 25, 28 e 57 anni. Sono ancora da definire le cause dell’impatto e la dinamica dell’incidente. 

Camille Muffat, nuotatrice sin da bambina, era riuscita ad ottenere fama nel 2005 quando aveva sconfitto a 15 anni la Manaudou ai campionati di Francia a Nancy. Vincitrice di tre medaglie olimpiche a Londra 2012: oro sui 400 stile libero, argento sui 200 e bronzo con la staffetta 4×200, ha vinto nella sua carriera anche un titolo mondiale e tre titoli europei in vasca corta, oltre a 17 titoli nazionali.

Aveva fatto scalpore la sua decisione di abbandonare il nuoto a soli 25 anni, la scorsa estate. “Penso di essere abbastanza curiosa per esplorare qualcos’altro – aveva spiegato la campionessa alla stampa – il corpo avrebbe potuto sopportare altri 10 anni, ma io sono padrona della mia vita. Ho preso una decisione, lascio il nuoto per motivi personali”. In merito al suo allenatore Fabrice Pellerin disse : “Non ho nulla da rimproverargli. Ho preso questa decisione dopo averci pensato a lungo”.

“A volte la vita non è giusta”, scrive Federica Pellegrini su Instagram dove ha condiviso una foto con la collega e rivale Camille, esprimendo il suo dolore per la morte della giovanissima.

Addio anche al pugile Alexis Vastine, vincitore della medaglia di bronzo alle Olimpiadi estive 2008 a Light welter. Ha anche gareggiato nel 2012 ai Giochi Olimpici Estivi, dove è stato eliminato nei quarti di finale in una decisione controversa; e a Florence Arthaud. Era una delle più grandi navigatrici solitarie del mondo: sopravvissuta ad un grave incidente automobilistico all’età di 17 anni, aveva vinto la “Route du rum” malgrado una forte emorragia durante la navigazione. Nel 2011 era caduta in mare mentre navigava da sola a largo della Corsica, ma era riuscita ad allertare i soccorsi con un cellulare ed era stata recuperata dopo un’ora.

Riuscì in una disciplina quasi esclusivamente maschile. Nel 1990 vinse la gara della “Route du Rum” e  conquistò il record della traversata dell’Atlantico in 9 giorni, 21 ore e 42 minuti. Fu soprannominata “la piccola fidanzata dell’Atlantico”.

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