Gerusalemme – Sono ore decisive, a Gerusalemme, per il premier Benjamin Netanyahu che potrebbe essere battuto, alle urne, dall’avversario laburista Isaac Herzog.
Dopo sei anni di attività il premier potrebbe dover lasciare la propria carica. Si è recato di prima mattina alle urne in compagnia della moglie per il proprio voto e avrebbe esortato i cittadini ad andare a votare. “Gli elettori arabi stanno andando a votare in massa – ha scritto in un post – Le organizzazioni di sinistra li portano ai seggi con gli autobus. Il governo controllato dalla destra è in pericolo”.
“Nessun altro leader occidentale avrebbe osato pronunciare un commento così razzista”, ha commentato Shelly Yacimovich, esponente del blocco dell’opposizione di centro-sinistra Unione Sionista. “Immaginate un avvertimento che inizia ‘Il nuovo governo è in pericolo, elettori neri si stanno fluendo in massa ai seggi”, ha aggiunto, ironizzando.
Intanto, i sondaggi danno il leader del Likud in svantaggio. “Finchè ci sarò io alla guida di Israele, uno Stato palestinese non vedrà la luce. Chiunque lavori per creare uno Stato palestinese o intenda ritirarsi dal territorio sta semplicemente cedendo territorio per attacchi di terroristi islamici contro Israele”, ha affermato il premier.
Herzog: “Sarò il premier di tutti, per la destra e la sinistra, per i coloni, gli ultra-ortodossi, i drusi, gli arabi, i circassi, per il centro e la periferia, per gli studenti e gli anziani”.
In attesa di conoscere il risultato, il capo dello Stato, Reuven Rivlin, ha già fatto sapere che, in caso di parità, punterà a spingere per un governo di unità nazionale, mentre si studia una riforma elettorale che garantisca una maggiore stabilità.
Il popolo non è chiamato solo a scegliere il futuro premier, ma dovrà anche definire i 120 membri della Knesset, il Parlamento monocamerale israeliano. Le urne saranno aperte alle 7 ora locale fino alle 22.
Il risultato sarà ufficializzato dal presidente Reuven Rivlin entro il 25 marzo.