Napoli – “Quella è una storia che non finisce dal punto di vista giudiziario. È lunga e si sapeva”. Lo ha dichiarato il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, rispondendo alle domande dei cronisti sulla legge Severino.
“C’è un regolamento giudiziario in Cassazione – ha spiegato il primo cittadini partenopeo – che sarà discusso a fine maggio, poi c’è la questione di legittimità costituzionale”.
La Procura generale infatti ha ritenuto fondato il ricorso presentato da Gianluigi Pellegrino, il legale del Movimento difesa cittadino, sulla questione ‘De Magistris-Severino’, prima sospeso dalle funzioni di Sindaco (dopo la condanna in primo grado) e poi reintegrato, nell’ambito dell’inchiesta Why not. La Pg ha infatti stabilito che sugli ‘atti di sospensione di amministratori locali legati alla legge Severino, ha giurisdizione soltanto un giudice ordinario e non il Tar’.
“Quella sulla legge Severino – ha sottolineato il numero uno di Palazzo San Giacomo – e il rischio di una nuova sospensione è una partita aperta, ma c’è soprattutto la certezza, per quanto riguarda la mia posizione, che è completamente diversa da quella di De Luca e Berlusconi e tantissimi altri, che si definirà, come io sono assolutamente convinto, con una riforma nel processo d’appello. Lì si gioca, per quanto mi riguarda, la partita definitiva”.
Per il sindaco, dunque, “la Severino è una legge che va rivista sul piano costituzionale, in parte anche modificata, ma per me non cambia nulla, sono impegnato h24 a fare il sindaco di Napoli: poi sono così affascinato dall’idea di vivere una vita precaria, dal punto di vista lavorativo ed esistenziale che non mi turba più nulla. È un paese questo che va alla rovescia”.
Su quanto stabilito la Pg: “Non ho mai perso la serenità – ha concluso de Magistris – e mai la strada che è quella della giustizia e della battaglia quotidiana, sapendo che ti fanno cadere ogni tanto ma la persona forte non è quella che vince ma quella che come me si rialza sempre”.