New Delhi – E’ stato esaminato il ricorso presentato dai legali dei due Marò, Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, accusati di aver ucciso due pescatori indiani durante un’operazione antipirateria.
La Cancelleria della Corte suprema indiana, dopo aver ascoltato ed analizzato il caso, ha deciso per il ritorno in aula. Secondo fonti legali, questo avverrà fra due o tre settimane.
Si conclude la fase amministrativa in seguito alla decisione del giudice M.K. Hanjura. E’ dallo scorso settembre che la Cancelleria seguiva lo sviluppo del ricorso italiano dopo che la Corte aveva chiesto il parere su di esso a quattro parti coinvolte: i ministeri di Interni, Esteri e Giustizia e la polizia Nia.
Solo gli Interni avevano formalizzato la propria posizione e il giudice aveva deciso di concedere più tempo alle parti. Fonti locali fanno sapere che il ministero degli Esteri ha sposato la posizione degli Interni, mentre quello della Giustizia si è limitato a comunicare di “avere ricevuto la notifica” senza però produrre un documento. La Nia invece, che aveva una lettera da presentare al magistrato, non lo ha fatto e lo farà solo quando riprenderanno le udienze.
Latorre, in seguito a problemi cardiaci, è rimasto in Italia per ottenere cure adeguate ma dovrà in aprile tornare in India. Girone è invece in libertà provvisoria, trattenuto all’interno dell’ambasciata italiana a New Delhi.