Nanni Moretti torna al cinema con “Mia madre”

di Emma Zampella

A quattro anni dal suo ultimo film, “Habemus Papam”, Nanni Moretti ritorna, in veste di regista, con un’altra pellicola importante.

A quattro anni dal suo ultimo film, “Habemus Papam”, Nanni Moretti ritorna, in veste di regista, con un’altra pellicola importante. L’ultimo film, “Mia madre”, che si avvale di due attori eccezionali come John Turturro e Margherita Buy nei panni della protagonista e che richiama alla memoria “La stanza del figlio”, forse un unicum puramente drammatico nella filmografia di Moretti.

Eppure il trailer, un’esclusiva di Repubblica, sembra smentire una simile ipotesi sin dalle primissime immagini. Il film prodotto da Domenico Procacci, infatti, si apre con un soliloquio della Buy, una regista in crisi artistica che confessa di non poter essere all’altezza delle aspettative che si sono create intorno alla sua figura.

La cineasta pare essere all’opera su una pellicola ambientata nel mondo del lavoro, e i set che si vedono poco dopo ci rimandano a una grande azienda. Ancora una volta parrebbe esserci una traccia autobiografica, come se lo stesso Moretti confessasse di non sapere più cosa dire sull’Italia di oggi.

Tipicamente “morettiano” è il personaggio dell’attore americano interpretato da Turturro, che nella conferenza stampa se ne esce con una delle tipiche esclamazioni del regista di Caro diario: “Grande regista! Sensibilità!”. Non manca persino un riferimento al famoso appello lanciato a D’Alema, “Dì qualcosa di sinistra! Dì qualcosa!”, che ritorna in una scena in cui il fratello della regista, proprio lo stesso Moretti, invita la sorella a fare qualcosa di nuovo a “rompere uno dei tuoi schemi, uno su duecento!”

Il personaggio di Moretti appare quello più vicino alla madre morente dei due, che ha le fattezze dell’attrice teatrale Giulia Lazzarini, per assistere la quale si licenzia rifiutando un periodo di aspettativa in una scena del trailer.

Dramma e ironia grottesca si intrecciano come sempre nei film di Moretti, uniti a uno sguardo lucido e disincantato sulla realtà cui si accompagna un’atmosfera sospesa e surreale e una nota di speranza. Vedremo se in Mia madre Moretti confermerà queste caratteristiche: il film è infatti in uscita nella sale italiane a partire dal 16 aprile, ma si vocifera di una presentazione al prossimo Festival di Cannes, che si svolgerà dal 13 al 24 maggio.

Eppure il trailer, un’esclusiva di Repubblica, sembra smentire una simile ipotesi sin dalle primissime immagini. Il film prodotto da Domenico Procacci, infatti, si apre con un soliloquio della Buy, una regista in crisi artistica che confessa di non poter essere all’altezza delle aspettative che si sono create intorno alla sua figura.

La cineasta pare essere all’opera su una pellicola ambientata nel mondo del lavoro, e i set che si vedono poco dopo ci rimandano a una grande azienda. Ancora una volta parrebbe esserci una traccia autobiografica, come se lo stesso Moretti confessasse di non sapere più cosa dire sull’Italia di oggi.

Il personaggio di Moretti appare quello più vicino alla madre morente dei due, che ha le fattezze dell’attrice teatrale Giulia Lazzarini, per assistere la quale si licenzia rifiutando un periodo di aspettativa in una scena del trailer.

Dramma e ironia grottesca si intrecciano come sempre nei film di Moretti, uniti a uno sguardo lucido e disincantato sulla realtà cui si accompagna un’atmosfera sospesa e surreale e una nota di speranza. Vedremo se in Mia madre Moretti confermerà queste caratteristiche: il film è infatti in uscita nella sale italiane a partire dal 16 aprile, ma si vocifera di una presentazione al prossimo “Festival di Cannes” che si svolgerà dal 13 al 24 maggio.

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