Prescrizione lunga, ok dalla Camera. Pd e Sel a favore, Ap contraria

di Stefania Arpaia

Roma – Si discuterà in aula a Montecitorio, il prossimo lunedì, il ddl che allunga i tempi sulla prescrizione per il reato di corruzione.

La Commissione Giustizia della Camera ne ha dato, giovedì, il via libera nonostante la rottura nella maggioranza, con Ap che ha votato contro. “La commissione disconosce il lavoro del governo, noi disconosciamo il lavoro di questa commissione. Siano Renzi e Alfano a trovare una mediazione”, ha dichiarato Alessandro Pagano, capogruppo in commissione Giustizia di Ncd-Ap.

Il voto contrario era già giunto con Forza Italia lo scorso 4 marzo. “Abbiamo dato parere contrario al mandato dei relatori sul ddl prescrizione”, ha aggiunto Pagano.

“Una riforma equilibrata ma sostanziale, che potrà finalmente impedire lo scandalo di processi bloccati dalla tagliola del tempo. Processi che finiscono nel nulla dopo una o addirittura due sentenze di condanna – ha commentato in merito all’ok della Camera Donatella Ferranti, presidente della Commissione – Dopo dieci anni, mandiamo in archivio la ex Cirielli”.

“Il provvedimento – ha proseguito – sospendendo la prescrizione per due anni dopo la condanna in primo grado e per un altro anno se confermata in appello, è un buon punto di incontro tra pretesa all’oblio, pretesa punitiva, diritti delle vittime e garanzie dell’imputato. Al di là della girandola di numeri che si sono sentiti in questi giorni, è difficile contestare il principio che reati così gravi, e soprattutto di così difficile emersione perché fondati necessariamente su un patto omertoso, non debbano prevedere un congruo termine per l’accertamento e lo svolgimento del processo. Organismi come l’Ocse o il Greco ce lo chiedono ormai da anni”.

A votare a favore del disegno di legge Pd e Sel.

La nuova proposta prevede l’aumento della metà del  termine di prescrizione base dei reati di corruzione propria e impropria e in atti giudiziari. Ad esempio in caso di corruzione se precedentemente il reato veniva estinto dopo 8 anni, ora potrà essere prescritto dopo 12 anni.

La prescrizione resta sospesa per due anni dopo la sentenza di condanna in primo grado e per un anno dopo la condanna in appello. La sospensione però non vale in caso di assoluzione. Sarà inoltre sospesa nel caso di rogatorie all’estero (6 mesi), perizie complesse (3 mesi) e istanze di ricusazione.

Per quanto riguarda i reati contro i minori come violenza sessuale, stalking, prostituzione, e pornografia, la prescrizione decorre dal compimento del quattordicesimo anno.

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Redazione
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