Prescrizione, la maggioranza si spacca

di Redazione

Roma – E’ arrivato il no anche da Forza Italia, mentre il Movimento 5 Stelle si è astenuto. La modifica era stata proposta dai due relatori, Stefano Dambruoso e Sofia Amoddio, con il parere favorevole del governo. Il voto ha confermato dunque la spaccatura della maggioranza. Hanno detto sì Pd, Sel e Scelta civica.

In commissione Giustizia, Ncd e Ucd hanno subito contestato il nuovo testo, che di fatto raddoppia i termini della prescrizione per i reati di corruzione. Il ministro Maria Elena Boschi è subito intervenuto parlando di “un’ipotesi di accordo” all’interno della maggioranza, dopo aver tentato una mediazione tra le forze e comunicando di essere fiduciosa in un’intesa.

La relatrice del provvedimento, Sofia Amoddio, ha dichiarato incomprensibile il comportamento di Area popolare: “Nel metodo abbiamo chiesto a tutti i gruppi di contribuire con le loro proposte, nel merito abbiamo tenuto conto delle necessità di incidere sul reato di corruzione, e di corruzione in atti giudiziari, aumentando della metà il termine della prescrizione. Ricordo che la corruzione tra tutti i reati contro la Pubblica amministrazione è quello più difficile da scoprire perché si fonda su un patto tra corrotto e corruttore. Di qui la necessità di un tempo lungo per la prescrizione del reato. Mi pare in definitiva che la posizione di Area popolare sia completamente incomprensibile”.

L’astensione di M5S è stata motivata così dal capogruppo in commissione Giustizia Vittorio Ferraresi: “E’ un passo avanti ma non sufficiente. La nostra proposta era lo stop della prescrizione con rinvio a giudizio e l’allungamento della metà per tutti i reati presenti nel titolo secondo, quindi anche la concussione oltre la corruzione”.

In commissione Giustizia della Camera, dove è all’esame il testo di riforma della prescrizione, i relatori Dambruoso e Amoddio, con parere favorevole del governo hanno proposto un aumento dei tempi di prescrizione per i reati di corruzione più gravi: con l’emendamento i tempi per la prescrizione sono pari agli anni della pena massima aumentati della metà (e non più di un quarto). Favorevoli Pd e Sel, si oppongono Ncd e Forza Italia.

La commissione Giustizia della Camera riunita sul testo di riforma della prescrizione “rischia di mandare a casa il governo Renzi”. Lo dice il capogruppo Ncd, Alessandro Pagano, che ha votato contro il testo di riforma. “E’ irrispettosa del metodo – spiega – noi siamo forza di maggioranza in questa commissione che è ideologizzata”. “Se la commissione ha deciso di mandare a casa il governo Renzi se ne prenda atto – conclude – in nome di una presunta autonomia se ne fregano delle posizioni della maggioranza”.

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