Castel Volturno (Caserta) – Primo ciak, stamane a Castel Volturno, per la “social comedy” Connection House che racconterà Castel Volturno attraverso gli occhi di Lorenzo, il protagonista della serie, interpretato da Stefano Scognamiglio. A dirigere una troupe decisamente multiculturale, con attori africani per la prima volta davanti ad una macchina da presa, il regista napoletano Vincenzo Cavallo, tornato a Napoli dopo una lunga esperienza lavorativa proprio in Africa e in Sud America.
LA TRAMA – Lorenzo è un giovane ricco borghese napoletano che per una serie di “sfortune” familiari si ritroverà ad abitare una vecchia villetta lasciatagli in eredità dalla nonna. Di qui l’incontro col mondo di Castel Volturno e dei suoi abitanti, un mondo del quale ne aveva conoscenza solo attraverso i “racconti” della tv.
“Lorenzo rappresenta lo sguardo dell’italiano medio rispetto a Castel Volturno e a tutta l’umanità che la popola, spiega Stefano Scognamiglio, attore e socio della Cultural Video Foundation Napoli. Il suo approccio sarà smarrito e diffidente, una vera e propria “discesa agli inferi”, come abbiamo voluto intitolare questa prima puntata, ma poi scoprirà una realtà e un’umanità decisamente lontane dallo stereotipo raccontato dai mass-media e che, anzi, lo aiuterà a crescere anche nel suo percorso di vita”.
“Per questo progetto – prosegue Scognamiglio – abbiamo conosciuto tantissimi ragazzi africani: alcuni di loro li abbiamo selezionati per recitare: si tratta di attori non professionisti, ma animati da grande entusiasmo e voglia di lavorare. Il loro impegno e la loro disponibilità sono immediatamente emersi durante i corsi di recitazione di preparazione al set”.
Oltre che gli africani, Lorenzo incrocerà anche la “badessa”, di fatto la vera mente della “Connection House” e interpretata da Gea Martire, che con Stefano Scognamiglio ha contribuito anche alla fase di formazione degli attori non professionisti: “mi piace molto questo progetto: il tono, lo spirito, l’entusiasmo che viene dall’essere giovani e intelligenti colorando di tinte brillanti, solari, un tema duro e complesso come quello dell’integrazione degli extracomunitari in Italia. Da cittadina, è una problematica che mi tocca molto perché amo le diversità e ambirei a un mondo “shakerato” senza confini, da attrice mi fa felice ricoprire un ruolo che, finalmente, non somiglia neanche di striscio a quelli interpretati finora. Infine, da donna di altri tempi, mi incuriosisce e mi intimorisce il web, questo sconosciuto”.
Nella prima puntata, le cui riprese proseguiranno anche a Napoli, Lorenzo, con la sua decisione di andare a vivere a Castel Volturno lascerà di stucco papà Gaetano, ricco imprenditore ad un passo dal fallimento, ruolo affidato ad Enzo De Caro, che ha accettato ben volentieri il progetto, prim’ancora che il ruolo da interpretare: “dietro tutti i luoghi comuni c’è sempre un fondo di verità… – commenta De Caro – Ma è solo sfatando quei luoghi comuni, che ci si può avvicinare (almeno un po’) alla verità. Parlarne, mostrandone i vari punti di vista è il primo passo proprio per demolire quegli stereotipi radicati nella mentalità comune, come verità (anziché come credenze). Farlo poi con leggerezza, e senza cadere nella trappola dell’anti- stereotipo a tutti costi, è forse l’arma pacifica più potente consentita nella nostra società (cosiddetta) civile”.
Daniela Poggi, nel ruolo di Carla, la madre di Lorenzo, è una donna radical chic della Napoli bene che non accetterà mai la scelta del figlio Lorenzo; per l’attrice savonese quasi un approdo naturale, considerando anche il suo ruolo di ambasciatrice Unicef: “progetti di questo genere sono determinanti per quello che può essere il nostro futuro e con “nostro” intendo quello degli italiani più tutte le persone che arrivano e continueranno ad arrivare in Italia da ogni parte del mondo. L’unica possibilità è quella di un’integrazione, culturale, sociale e politica: solo attraverso la conoscenza dell’altro, e quindi il confronto, si può costruire una società equa e rispettosa dei diritti di tutti. Sono felice ed orgogliosa di essere stata scelta per far parte di questo progetto nel quale metto la mia professionalità al servizio dei più giovani”.
Nel cast anche Stefania De Francesco, Ornella Varchetta e Roberto Pappalardo, accanto a Ibra Nguirane, Florence Omorogieva, Lola Bello Durojaye, Bright Prince Akoto e Robert Aidoo, i ragazzi africani selezionati per la fiction. Le riprese della prima puntata termineranno entro il mese di aprile, mentre per maggio saranno ultimate le fasi di montaggio e post produzione; la prima puntata, dal titolo “Discesa agli Inferi” sarà visibile on-line sul sito www.connectionhouse.it. Le altre cinque puntate saranno girate nel mese di settembre.
La sceneggiatura è stata scritta a quattro mani dallo stesso Vincenzo Cavallo insieme con Gianluca Castaldi, quest’ultimo da anni impegnato a difesa dei diritti dei migranti del casertano e profondo conoscitore della realtà di Castel Volturno. Collabora al progetto anche il regista e sceneggiatore Enrico Caria, nel ruolo di story editor. Il progetto della Cultural Video Foundation Napoli è co-finanziato con i fondi del Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, attraverso il bando “Giovani per il Sociale” e vedrà la partecipazioni di lavoratori under 35 campani e il coinvolgimento anche di attori non professionisti africani residenti nell’area di Castel Volturno.