Aversa – Il pane come simbolo delle radici comuni, con il vescovo, l’imam, rappresentanti dei diversi popoli del Mediterraneo e dell’Europa, pronti a scambiare i loro pani in un clima di festa, di effettiva convivenza civile, come avviene, oramai da anni in quasi tutte le scuole italiane.
Un happening multirazziale quello andato in scena ieri mattina presso la scuola media statale Giovanni Pascoli di Aversa, con la dirigente Maria Rosaria Bocchino, nel corso della Festa del pane, sottotitolo “Tutti i colori del pane”, nell’ambito della quarta edizione della manifestazione diocesana Festa dei Popoli. Manifestazione organizzata dall’istituto di via Ovidio in sinergia con gli uffici Migrantes ed Ecumenismo della Diocesi e con il patrocinio del Comune e della stessa Diocesi di Aversa.
Dopo il saluto del dirigente scolastico che ha sottolineato l’importanza culturale dell’accoglienza, un accorato intervento del vescovo di Aversa monsignor Angelo Spinillo che ha inteso rivolgersi soprattutto alle centinaia di giovanissimi presenti ai quali ha, tra l’altro, detto: “L’integrazione è come un quadro con tanti colori che stanno bene insieme, in armonia”.
Subito dopo, una preghiera ecumenica di ringraziamento con benedizione dei gazebo che hanno ospitato decine e decine di cesti con i vari tipi di pane lavorati dalle famiglie degli studenti appartenenti a diverse etnie. Subito dopo un’azione dal forte valore simbolico: lo scambio dei pani tra i diversi popoli. In particolare, l’accento è stato posto sulle diverse prime colazioni dei popoli presenti.
In prosieguo gli intervento del sindaco di Aversa, Giuseppe Sagliocco, del direttore dell’Ufficio per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso don Peppino Esposito e dell’Imam Gasri Jassine. In chiusura uno scambio interculturale con canti e danze in rappresentanza delle diverse popolazioni presenti (per l’Italia la tarantella). A conclusione le significative note di “Aggiungi un posto a tavola”.
