Il “Panathlon International” ad Aversa per la Conviviale di Primavera

di Redazione

Aversa – Organizzato dal Panathlon International Club “Terra di Lavoro” di Caserta, di cui è presidente il professor Paolo Santulli (nella foto), si svolgerà ad Aversa mercoledì 29 aprile, alle ore 20, alla Tenuta Cervo, in via Altavilla, la Conviviale di Primavera su: “Lo Sport Paralimpico”. La serata avrà come ospiti di onore Imma Cerasuolo, Medaglia d’Oro alle Paraolimpiadi di Atene e Carmine Mellone, Presidente del Comitato Regionale Paralimpico.

L’iniziativa dell’onorevole Santulli di riservare una serata del Panathlon alla realtà sportiva che riguarda gli atleti paralimpici, si inquadra nell’intenso programma elaborato dal Consiglio Direttivo 2014-16, composto da: Bruno Giannico – vicepresidente, Salvatore Giaccio – segretario, Giuseppe Bonacci – Past-President, Vincenzo De Lucia – tesoriere, Margherita Vindice – cerimoniere, Giuliano Petrungaro – responsabile public relation, i quali hanno dato nuova linfa al Club che è presente in Provincia di Caserta da oltre sessanta anni. Infatti, dopo gli incontri riservati alla pallavolo, all’atletica leggera, alla scherma, al bullismo e alle iniziative collegate con la Provincia, il Provveditorato agli Studi e il Coni per l’istituzione di tre Licei Sportivi (Aversa, Capua e Marcianise) era quanto mai opportuno puntare i riflettori su questa particolare forma di pratica sportiva.

Essa impegna “atleti svantaggiati”, che tuttavia meritano, grazie al loro impegno e alla loro abnegazione, lo stesso riguardo riservato agli altri. Non è senza significato che i tanti successi olimpici che arridono a campioni casertani, trovano il loro “pendant” anche nei nostri paralimpici, i quali hanno nella Cerasuolo la loro campionessa iridata.

In merito a questo evento Santulli commenta: “Lo Sport è cultura ed educazione, per cui affrontare le problematiche che toccano l’attività sportiva degli atleti paraplegici è quanto mai opportuno ed attuale per la loro migliore integrazione. Specialmente per la formazione dei giovani, che vanno educati al rispetto delle diversità come reciproco arricchimento umano e morale, appare utile che essi siano sensibili alle alterità, in particolare quando si manifestano nell’ambito sportivo”.

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