Casal di Principe – Gli agenti della squadra mobile di Caserta e la polizia francese hanno tratto in arresto il latitante Antonio Corvino, 38 anni, alias “Culacchiotto”, di Casal di Principe.
Lo scorso 15 aprile l’uomo era evaso dalla comunità terapeutica di San Patrignano dove era detenuto in regime degli arresti domiciliari dal 2 febbraio. Aveva rapinato la Toyota Yaris di un’infermiera che lavora presso la comunità. Più tardi riusciva a sfuggire anche ad una pattuglia della polizia stradale che lo aveva intercettato al casello autostradale di Vasto (Chieti), prima forzando le sbarre e, dopo un rocambolesco inseguimento, abbandonando il veicolo e fuggendo a piedi nei campi.
A seguito di tale grave episodio, il 17 aprile, il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, presso il quale è in corso un processo a carico di Corvino per traffico di stupefacenti, revocava la misura degli arresti domiciliari ripristinando quella più grave della custodia in carcere.
Poiché Corvino, dopo una precedente evasione, era stato catturato a Londra, venivano attivate nuovamente le ricerche in campo internazionale a seguito delle quali, ieri 22 Aprile, veniva fermato dalla polizia francese mentre si trovava a bordo di un pullman che da Parigi era diretto a Londra.
L’immediata segnalazione della Polizia d’oltralpe, permetteva alla Polizia di Stato di richiedere al competente Tribunale sammaritano l’adozione immediata di un mandato di arresto europeo che, trasmesso tempestivamente agli organi di polizia francesi, consentiva il nuovo arresto del pericoloso pregiudicato.
Corvino era stato arrestato una prima volta dalla sezione antidroga della squadra mobile di Caserta la sera del 30 gennaio 2014 per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo cocaina-crack, per un peso di circa 170 grammi.
Dopo la convalida dell’arresto, era stata adottata nei suoi confronti la misura cautelare degli arresti domiciliari, con l’applicazione del braccialetto elettronico, misura che non aveva interrotto le attività illecite di Corvino il quale, il 29 maggio 2014, veniva nuovamente denunciato per detenzione e spaccio di sostanza stupefacente del tipo cocaina per aver ceduto ad un consumatore, presso la sua abitazione, due dosi di cocaina.
A poche ore da questa ulteriore denuncia, Corvino si disfaceva del braccialetto elettronico e si allontanava dalla propria abitazione, facendo perdere le sue tracce.
Pertanto, il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere emetteva un provvedimento di sostituzione della misura cautelare degli arresti domiciliari con quella della custodia in carcere eseguita dopo una laboriosa attività investigativa, supportata da attività tecniche, che permetteva di individuare a Londra il latitante, che aveva trovato rifugiato presso l’abitazione di un parente, dove veniva arrestato dalla polizia inglese, in collaborazione con il Servizio per la cooperazione internazionale di polizia e squadra mobile di Caserta, in esecuzione di un mandato di arresto europeo emesso anche in quell’occasione dal giudice monocratico sammaritano.