La Pro Loco presenta il libro di Sardo “Don Peppe Diana, martire di camorra”

di Redazione

Sant’Arpino – S’inaugura domenica 12 aprile la quinta edizione della rassegna letteraria “Sulle Orme del Cantor d’Enea” – ideata e promossa dalla Pro Loco di Sant’Arpino – che vede confluire nel centro atellano alcuni fra i più interessanti autori del panorama culturale nazionale e campano.

L’edizione 2015, patrocinata dal Comune di Sant’Arpino, sarà inaugurata con la presentazione dell’ultima fatica editoriale del giornalista casertano Raffaele Sardo, “Don Peppe Diana, un martire in terra di camorra”, un nuovo omaggio al parroco di Casal di Principe ucciso 21 anni fa per il suo tenace impegno contro il malaffare.

Il libro verrà presentato a partire dalle ore 10.30 nel seicentesco Palazzo Ducale “Sanchez de Luna”, in piazza Umberto I.

Oltre all’autore, interverranno il presidente della Pro Loco Aldo Pezzella, il viceparroco della chiesa di Sant’Elpidio, don Michele Manfuso e il presidente del Comitato “don Peppe Diana” Valerio Taglione. Previsto anche un saluto dell’assessore alla Cultura Salvatore Brasiello mentre Domenico Listone, Angela Bottigliero e Susy Ronga leggeranno alcuni brani tratti dallo stesso libro.

Il nuovo volume di Raffaele Sardo, edito per la casa editrice siciliana Di Girolamo Editore, rientra nella collana Linea di Difesa, una collana creata appositamente dalla casa editrice per mettere in luce le resistenze alle mafie, al silenzio di stato e alla corruzione, dando quindi voce a coloro che hanno dimostrato di essere “la parte migliore del paese”, come giornalisti, magistrati, semplici cittadini e preti anti camorra, così come lo era Don Peppe Diana.

Il testo si articola come un dialogo immaginario tra lo stesso Don Diana e suo padre, morto nel 2011. I due ripercorrono la storia del clan dei casalesi, la nascita di una coscienza civile tra le popolazioni locali, attraversando tutta la storia della provincia di Caserta degli anni ’90.

Nella prefazione il magistrato Gian Carlo Caselli tra l’altro ha scritto: “Quello di Sardo è un libro appassionante che racconta una storia suggestiva e drammatica: di coraggio, impegno e sacrificio. […]Don Diana non era certamente uno di quelli che lamentano la crisi della legalità e poi predicano e praticano indifferenza e privatismo, così perpetuando i guasti del sistema e aiutando di conseguenza la mafia. […] La morte di don Diana segna una stagione di troppi silenzi, troppi ritardi, troppe paure e collusioni – anche della Chiesa – di fronte alla mafia. Se una nuova coscienza ha poi cominciato a nascere – pure nei cristiani – è anche grazie a testimonianze come quelle di don Diana. Questo libro ne scolpisce assai bene la memoria. E sarà ancor più utile se servirà a far sì che questo barlume, questo inizio di nuova coscienza non si affievolisca, ma anzi si consolidi e si espanda”.

“Il suo testamento, – ci ricorda Sardo – è a testimonianza di tutti; è stato e deve essere il baluardo della gente onesta. La criminalità deve essere combattuta non solo a parole ma nei fatti. Il mio compito è stato quello di rimettere insieme tanti tasselli della vita di don Peppe Diana, e di dare un volto nuovo, un altro punto di vista su quella che è stata la sua vita da uomo oltre che da ministro di Dio.”

“Con il libro di Raffaele Sardo – sottolinea il presidente della Pro Loco Pezzella – la quinta edizione della rassegna “Sulle Orme del Cantor d’Enea” ha un inizio decisamente significativo e di qualità. Alla rassegna, come da tradizione, nel corso dell’anno, prenderanno parte altre importanti autori che di volta in volta saranno svelati”.

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