Salerno – “Sogni ed incubi di un leone nella gabbia della Sla”, è il titolo del libro, edito da Tullio Pironti editore, scritto da due giovani di Villa Literno (Caserta): Antonio Tessitore, malato di Sla, e Pietro Cuccaro, giornalista.
Il volume è stato presentato al Polo Nautico di Salerno su iniziativa dell’associazione “Attiva Salerno”. Con l’autore Tessitore hanno discusso l’avvocato Antonio Fasolino, l’avvocato Rosa Egidio Masullo, Sonia Senatore (Obiettivo Famiglia), Nadia Caragliano (dirigente Uod Welfare dei Servizi e Pari Opportunità della Regione Campania), Angela Annecchiarico (direttore As Salerno), Pina Esposito (Ailsa Campania). A moderare Gaetano Amatruda, portavoce del presidente Caldoro e amico di Tessitore.
Nel suo intervento Tessitore ha emozionato la platea con il racconto della sua storie e delle sue sfide. Lui, infatti, rappresenta infatti un punto di riferimento per le famiglie e per le istituzioni che dai suoi suggerimenti avviano poi le iniziative. Il mio corpo comunica piu di qualsiasi altra parola.
“Il mio corpo parla. E non solo in senso metaforico. La Sla mi lascia ancora la possibilità di muovere gli occhi e proprio con gli occhi io materialmente scrivo quello che voglio dire”, ha sottolineato Tessitore.
L’autore ha indicato la sua sfida “fare del mio corpo un potente strumento di comunicazione. Solo in questo modo, quello che la malattia ha inutilmente tentato di fermare, di bloccare, di rendere morto, prende miracolosamente vita, si muove, vola”.