Barack Obama – Raul Castro: incontro a Panama

di Emma Zampella

Panama – È un momento davvero storico e fondamentale per le relazioni internazionali: sabato, 11 aprile, il presidente americano Barack Obama e il leader cubano Raul Castro si incontreranno per decidere della rimozione di Cuba dai paesi sponsor del terrorismo.

Un incontro che segue il colloquio avuto tra il segretario di Stato americano, John Kerry, e il ministro degli Esteri cubano, Bruno Rodriguez. I due leader si sono incontrati prima dell’inizio del vertice per un colloquio in cui “sono stati registrati progressi” e in cui i due interlocutori “hanno concordato di risolvere le contraddizioni” che separano i due paesi, come ha riassunto in un tweet il dipartimento di stato. L’ultimo incontro fra esponenti di alto livello dei governi dei due paesi risaliva al 1959 (fra Fidel Castro e Richard Nixon).

Tra Obama e Castro non sono previste riunioni bilaterali, anche se probabilmente i due si daranno la mano nel corso della due giorni americana panamense, summit al quale Cuba partecipa per la prima volta dal 1962 e che conterà sulla presenza di 35 leader del continente, tra i quali i presidenti del Venezuela, Nicolas Maduro, e del Brasile, Dilma Rousseff.

Nell’ambito del disgelo nei rapporti bilaterali avviato a dicembre, i riflettori rimangono comunque puntati proprio sui movimenti di Obama e Castro. Qualche giorno fa la Casa Bianca ha sottolineato che i due leader avranno una “interazione” a margine del vertice. Obama è giunto a Panama proveniente dalla Giamaica, da dove ha annunciato che intende decidere presto sulla rimozione di Cuba dalla lista nera Usa dei paesi che sponsorizzano il terrorismo.

Quello del 10 aprile sarà il primo appuntamento formale, dopo la stretta di mano che si erano scambiati ai funerali di Nelson Mandela. Il processo di disgelo era cominciato a dicembre, quando la Casa Bianca aveva annunciato l’intenzione di ricostruire il rapporto con L’Avana, alleggerire le sanzioni, e in prospettiva togliere l’embargo che resiste da mezzo secolo, quando al Congresso ci sarà una maggioranza disposta a compiere questo passo. Da allora sono cominciati i colloqui a livello di funzionari dei due ministeri degli Esteri, per negoziare le condizioni e preparare la svolta. Da qualche giorno, ad esempio, sono ripresi i voli diretti fra New York e L’Avana, per i cittadini membri di dodici categorie che hanno il permesso di andare sull’isola, come i giornalisti o gli operatori dei diritti umani.

Sul tavolo di discussione, anche i rapporti delicati con il Venezuela, che dal crollo dell’Urss in poi è diventato il principale sostenitore del regime castrista, attraverso le sue risorse petrolifere. Washington ha imposto di recente nuove sanzioni contro Caracas, che Cuba ha, però, criticato.

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