Catania – I finanzieri del comando provinciale di Catania, in esecuzione di un provvedimento emesso dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale, hanno confiscato il patrimonio, pari a circa 1,4 milioni di euro, illecitamente accumulato da Rosario Russo, condannato nel 2011 con sentenza definitiva della Corte di Assise di Catania quale appartenente al gruppo diretto da Paolo Brunetto, riconducibile ai ‘Santapaola – Ercolano’, operante nell’area di Fiumefreddo.
Il gruppo misure di prevenzione della Direzione distrettuale antimafia di Catania e i militari del nucleo di polizia tributaria di Catania hanno avviato indagini patrimoniali nei confronti di Russo e della sua famiglia per verificare la coerenza del suo tenore di vita con i redditi dichiarati. A conclusione delle attività investigative, è emersa la netta sproporzione fra il patrimonio disponibile, indebitamente accumulato nel corso degli anni per effetto delle ripetute condotte criminose, e i redditi ufficiali.
Basti pensare che dal 2004 al 2008 Russo risulta aver dichiarato complessivamente redditi per soli 12mila euro, quale dipendente di una società di costruzioni intestata ai suoi familiari. A questi ultimi sono risultati intestati tutti beni, del valore di circa 1,4 milioni di euro. Si tratta di 4 immobili, 3 terreni, tutti siti a Mascali (in provincia di Catania), due aziende (di cui una attiva nel settore edile) e i relativi automezzi da lavoro.