Salerno – Nell’appalto per il termovalorizzatore di Salerno non poteva essere prevista la figura del project manager. Confermando le indicazioni emerse durante il dibattimento, è questo – secondo le motivazioni depositate dal tribunale di Salerno e rese note dal Movimento Cinque Stelle – l’elemento che ha portato alla condanna per abuso d’ufficio dell’ex sindaco Vincenzo De Luca, candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Campania.
La figura del project manager non era prevista dal codice degli appalti: al suo posto andava nominato un Rup, Responsabile unico del procedimento. All’epoca della sentenza, De Luca commentò: “Condanna demenziale, per aver usato l’espressione project manager invece di coordinatore”.
“Il Tribunale di Salerno, che lo ha condannato per abuso d’ufficio, ha detto chiaramente che la figura del project manager non è prevista nel codice degli appalti. Adesso il sindaco decaduto di Salerno, Vincenzo De Luca, la smetterà di parlare di reato linguistico”. A dirlo i parlamentari pentastellati Isabella Adinolfi, Andrea Cioffi, Silvia Giordano, Girolamo Pisano ed Angelo Tofalo in riferimento alle motivazioni della sentenza sul termovalorizzatore di Salerno che ha portato alla condanna dell’ex sindaco Vincenzo De Luca a un anno per abuso d’ufficio.
“La motivazione della sentenza – rimarcano – finalmente smaschera venti anni di amministrazione ‘deluchiana’ improntata su leggi e norme completamente inventate per accrescere il consenso elettorale. Oggi è stato dimostrato che a Salerno non esiste la legge De Luca. Esiste la legge degli appalti che il candidato governatore del Pd non ha rispettato. Esiste la legge Severino che, sulla scia del patetico e fantomatico reato linguistico, Vincenzo De Luca e il Pd continuano a snobbare. Ed esiste il M5S che è riuscito a far rispettare la legge sull’incompatibilità del doppio incarico facendolo decadere da sindaco. Noi siamo per la legalità. Il folklore e le invenzioni linguistiche le lasciamo agli showmen come De Luca”.
“Queste motivazioni – spiega il legale dei parlamentari del Movimento 5 Stelle, Oreste Agosto – dimostrano dal punto di vista legale, l’illegalità dell’agire dell’amministrazione comunale e rafforza ancora di più il nostro pensiero giuridico sulla chiara incandidabilità di De Luca a governatore della Regione Campania”.