Roma – In seguito alla bocciatura delle pregiudiziali, il governo ha chiesto il voto di fiducia sull’Italicum ma è bagarre in aula alla Camera. La ministra Boschi ha posto la fiducia sul testo approvato dalla commissione Affari costituzionali, ma le sue parole sono state accolte da un gran boato e da fischi provenienti dai banchi delle opposizioni.
“Dopo anni di rinvii noi ci prendiamo le nostre responsabilità in Parlamento e davanti al Paese, senza paura – ha scritto in un tweet il premier Matteo Renzi – La Camera ha il diritto di mandarmi a casa se vuole: la fiducia serve a questo. Finché sto qui, provo a cambiare l’Italia”.
Lanciati mazzi di crisantemi gialli dai deputati Sel mentre si sono innalzati cori. “Fascisti” hanno urlato gli esponenti 5 stelle; “Vergogna!” ha gridato Maurizio Bianconi di Forza Italia. “Non permetteremo che questa aula diventi il bivacco dei manipoli renziani, e per questo gli azzurri faranno di tutto per ostacolare l’avvento del fascismo renziano”, ha riferito invece Brunetta.
Necessario l’intervento del presidente della Camera, Laura Boldrini, per il ritorno all’ordine. “Tra le materie escluse dalla facoltà del Governo di porre la questione di fiducia non ci sono quelle elettorali, per cui la presidenza senza entrare nel merito dell’opportunità politica non può che ammettere l’esercizio di tale prerogativa”, ha dichiarato.
“Collusa!”, le avrebbe urlato contro Diego De Lorenzis del M5S, a cui ha detto: “Lei non può esprimersi in questi termini sulla presidenza. Ne dovrà rispondere”.
Intanto, dalla minoranza Pd, Civati e Fassina fanno sapere che il loro sarà un voto contrario. “Ho votato a favore delle pregiudiziali di costituzionalità e di merito sulla legge elettorale, ho votato contro il governo. Al contrario di altri, io dichiaro anche i miei voti segreti”, ha riferito Civati.
Fassina in un tweet: “La fiducia su legge elettorale è inaccettabile. Mina alle fondamenta la democrazia. Tradisce i valori costitutivi del Pd. Non si può votare”.
