Aversa (Caserta) – Ieri la protesta davanti alla Us Navy di Gricignano, oggi il blocco della stazione ferroviaria di Aversa. Continua la protesta degli operai dello stabilimento Whirlpool-Indesit di Carinaro dopo l’annuncio della multinazionale americana, dato la scorsa settimana, di voler chiudere il sito produttivo casertano.
Centinaia di lavoratori sono scesi sui binari dello scalo aversano, bloccando per ore il traffico ferroviario lungo la tratta Napoli-Caserta.
Insieme agli operai c’era Gianni Venturi, della segreteria nazionale della Fiom-Cgil, il quale ha sottolineato: “Non vogliamo discutere di ammortizzatori sociali, vogliamo parlare del piano industriale, vogliamo parlare del lavoro”.
“Con un investimento da 500 milioni di euro non è accettabile la chiusura degli stabilimenti e i 1350 esuberi. Il piano Whirlpool va cambiato e va garantita la missione produttiva del Sud”, ha aggiunto Venturi.
Al blocco hanno partecipato anche i lavoratori di aziende dell’indotto, come l’Acroplastica, azienda con 147 lavoratori ubicata nella zona Asi su cui insiste l’Indesit, che fornisce i componenti in plastica degli elettrodomestici prodotti dagli stabilimenti di Carinaro e Albacina (Ancona). “Su 147 dipendenti, per i quali lunedì partirà la cassa integrazione in deroga – spiega Paolo Palombo, delegato della Cisl – 90 rischiano il licenziamento a causa dei problemi della Whirlpool. Per questo protesteremo insieme ai lavoratori di Carinaro”.