Roma – Sembra esserci qualche spiraglio per i lavoratori Indesit. Il tavolo per il negoziato sul piano industriale di Whirlpool riguardante il futuro del marchio acquisito dalla famiglia Merloni ripartirà il 29 aprile, alle 14.30, al ministero dello Sviluppo Economico. Lo si apprende da fonti sindacali. Fissati anche altri due appuntamenti di confronto tra Governo, azienda e sindacati per il 5 e l’8 maggio.
Whirlpool: “Negoziato ma in tempi brevi” – L’amministratore delegato di Whirlpool, Davide Castiglione, ha aperto alla richiesta del ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, di non rendere immediatamente esecutivo il nuovo piano industriale. A quanto si apprende da fonti sindacali, Castiglione avrebbe confermato la disponibilità dell’azienda ad un negoziato senza pregiudiziali ponendo però un problema di tempi: la trattativa non dovrebbe protrarsi oltre un semestre.
Guidi: “No ad altri esuberi” – “Il piano per noi è un punto di partenza, lo considero quindi rivedibile”, ha detto la Guidi, aprendo l’incontro al Mise sul piano industriale di Whirlpool. “Chiedo all’azienda di non considerarlo esecutivo”, ha aggiunto il ministro, secondo cui ”il Ministero è a disposizione per mettere in campo tutte le azioni necessarie”. Guidi, hanno riferito inoltre fonti sindacali, avrebbe ribadito la propria “contrarietà“ a ulteriori esuberi rispetto a quelli previsti dall’accordo del 2013 e avrebbe espresso la volontà che “il negoziato sia monitorato dal ministero”, perché ”la priorità del governo è dare lavoro sicuro e duraturo a tutto il gruppo partendo dai 1.350 lavoratori che oggi sono a rischio”.
Fim: “O si rivede il piano o alziamo lo scontro” – “Se non si rivede subito il piano si alzerà la mobilitazione e lo scontro”, è stata la minaccia dei sindacati, arrivata al tavolo per bocca di Marco Bentivogli, segretario generale Fim Cisl. “Acquisiamo da governo e azienda che il piano presentato è un punto di partenza, ma l’aziendadeve essere chiara: bisogna dire che non ci sono pregiudiziali a cambiare”, ha aggiunto. Il piano, ha spiegato il dirigente sindacale, “deve prevedere la sostenibilità sociale e occupazionale del 2013: non ci possono essere scorciatoie. In alcune aree di Italia come Caserta garantire l’occupazione significa garantire l’arrivo di attività e missioni industriali e non assistenzialismo”. “L’operazione Indesit – ha concluso – dal governo fu targata come fantastica oggi nel piano Whirpool non c’è nulla di ‘fantastico’. In Italia il settore elettrodomestici è stato decimato e restano solo due player internazionali, mentre gli ex imprenditori del settore festeggiano a Cannes”.
Uilm: “No accordi su chiusure e licenziamenti” – “Come Uilm abbiamo accolto l’invito del Ministro ad intraprendere un confronto senza pregiudiziali in sede ministeriale, ma abbiamo ribadito che non siamo e non saremo disponibili per nessun motivo a fare accordi che prevedano chiusure e licenziamenti”, commenta il segretario generale Uilm, Rocco Palombella, dopo l’incontro al Ministero dello Sviluppo Economico. “Partiamo dal fatto – ha spiegato Palombella– che esiste già un accordo che assegna missioni produttive ad ogni fabbrica con l’obbligo a non licenziare, che è stato firmato poco più di un anno fa dallo stesso Governo e che Whirlpool ha ereditato acquistando Indesit”. “Non siamo all’inizio della crisi e abbiamo già pagato un pesante prezzo in questo anni – conclude il segretario Uilm – ora è il momento di invertire il corso delle cose e difendere il cuore della nostra industria: solo così si rilancia davvero il Paese. Stavolta o si vince o si perde tutti insieme”.
Caldoro: “Chiudere Carinaro è una provocazione” – “La chisura di Carinaro è una provocazione”, ha detto il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, nel corso del suo intervento all’incontro al Mise. Il governatore campano, fanno sapere fonti sindacali, avrebbe espresso parere positivo al percorso annunciato dal ministro Guidi, “con una precondizione, che è quella della non chiusura di Carinaro”. E avrebbe poi ricordato che “la Campania è una regione affidabile”, citando tutte le vertenze chiuse positivamente come la Fiat.
600 operai davanti al Ministero – Davanti al ministero, in attesa dell’esito del vertice, c’erano oltre 600 operai della Whirlpool-Indesit di Carinaro, partiti con 12 pullman dallo stabilimento casertano per raggiungere Roma. La Whirlpoll, dieci giorni fa, ha annunciato la chiusura dei siti di Carinaro, Albacina (Ancona) e del centro di ricerche di None (Torino). In totale 1350 esuberi, 800 dei quali solo nel Casertano.
Al San Paolo la solidarietà dei tifosi – Domenica sera, intanto, i tifosi del Napoli, prima della vittoriosa gara al San Paolo con la Sampdoria, hanno esposto uno striscione di solidarietà per i dipendenti Indesit.
La festa dei Merloni e il post della Lucarelli – Una vicenda sfociata anche nel gossip. Andrea Merloni, ex presidente di Indesit, è finito nel mirino della giornalista Selvaggia Lucarelli per aver festeggiato a Cannes il compleanno della fidanzata con una festa definita ironicamente “sobria”. Alla Lucarelli non è andato giù che l’evento, le cui foto sono poi rimbalzate sui social network, sia stato fissato e celebrato lo stesso giorno in cui gli operai di Indesit hanno inscenato un sit-in di protesta dopo la rottura delle trattative sul nuovo piano industriale.
“Esattamente lo stesso giorno della protesta – scrive su Facebook la Lucarelli in riferimento ad Andrea Merloni -, lui festeggiava a Cannes il compleanno della fidanzata con una sobria festa al Palm Beach dal tema “we love stripes”, noi amiamo le righe”. Quindi la battuta: “Quelle sugli abiti, cosa pensate?”. E prosegue: “Centinaia di invitati, tutti al Carlton Continental e oggi brunch sempre al Carlton. A occhio e croce una festa da qualche centinaia di migliaia di euro, raccontata con sobrietà sui Social (le foto sono pubbliche su Instagram, hashtag #bibi30 e #welovestripes).
“Del resto, – conclude la Lucarelli – come si vede dall’ultima foto in cui Merloni appare a destra della fidanzata mora in atteggiamento elegante in piedi sulla sedia, ai problemi di tante famiglie sull’orlo della disperazione, non si può che rispondere con un bel dito medio. Alla folla eh, mica ai disperati”.