Trapani – Il Tribunale di Marsala ha condannato a 13 anni di reclusione Patrizia Messina Denaro, sorella del più noto latitante Matteo, arrestata nel dicembre 2013 dalla Direzione Investigativa Antimafia di Palermo e Trapani, nel corso dell’operazione “Eden” portata a termine dalla Dia, dalla Polizia di Stato, dall’Arma dei Carabinieri e dalla Guardia di Finanza.
Il provvedimento restrittivo, che fu emesso a seguito di richiesta avanzata dalla Direzione distrettuale antimafia palermitana (procuratore aggiunto Teresa Principato), colpì le famiglie mafiose di Castelvetrano e Campobello di Mazara che da anni esercitavano un controllo mafioso sulle attività economiche e imprenditoriali del trapanese, con ingenti interessi nel settore dell’edilizia.
Le indagini confermarono il ruolo tuttora incontrastato rivestito dal latitante Matteo Messina Denaro e portarono all’arresto, oltre che della sorella Patrizia, anche di altri familiari, tra cui il nipote Francesco Guttadauro ed i cugini Giovanni Filardo, Lorenzo Cimarosa e Mario Messina Denaro. Nel corso dell’operazione furono sequestrati beni per cinque milioni di euro.