Napoli – Da un lato l’area protetta degli Astroni con le sue vigne, le sue campagne, il suo paesaggio naturalistico e la fauna di uccelli e animali protetti, dall’altra una discarica a cielo aperto lunga oltre 2 km che taglia a metà come un fendente al cuore il parco naturalistico del Wwf.
Si chiama via Angogna, per chi abita in zona è la strada creata dopo il terremoto dell’’80 come via di fuga in caso di eventi sismici. Oggi però gli abitanti di Agnano e Pianura la conosco come lo sversatoio abusivo.
I pirati dello scarico illegale, infatti, da anni utilizzano l’arteria stradale poco trafficata come discarica. Materiale di risulta, scarichi illegali di ditte edili, pezzi di carrozzeria e gomme d’auto, frigoriferi, mobili sono ammassati sul lato nella strada e nel canale di scolo delle acque. Un’immagine aberrante, non solo perché si è all’interno di un parco naturale, ma anche perché la discarica dista pochi metri dalle abitazioni e dalle vigne di falanghina.
Ma è tutta la zona ad essere interessata da rifiuti e scarichi illegali. Nei pressi del tribunale di Pozzuoli, i sacchetti vengono lanciati dalle auto in corsa. Si tratta di scarichi privati, rifiuti domestici che nelle ore serali attirano topi e blatte. Una municipalità, la decima, di Napoli, da mesi interessata da emergenza rifiuti. I cittadini esasperati chiedono al comune più isole ecologiche.