Napoli – Torna il metodo “Alto Impatto” a Napoli dopo l’escalation di omicidi di camorra compiuti nelle ultime settimane. Nel quartiere Ponticelli, i carabinieri del comando provinciale hanno eseguito decine di controlli che hanno portato alla contestazione di circa 100 violazioni al codice, tra le quali 23 per mancanza di assicurazione, 14 per circolazione con mezzi non sottoposti a revisione e 2 per esercizio abusivo dell’attività di parcheggiatore.
Durante le operazioni sono stati inoltre denunciate: 7 persone sorprese a esporre in vendita su strada circa 400 pacchetti di sigarette di contrabbando; 4 sorprese alla guida di auto o scooter senza aver mai conseguito la patente; 3 sorprese a circolare su vetture esponendo tagliandi assicurativi falsi; una che continuava a usare una vettura sottoposta a sequestro e a lui affidata per l’esclusiva custodia in luogo chiuso; una per inosservanza a foglio di via obbligatorio dal comune di Napoli ed infine una perché in possesso di un coltello del genere proibito.
Durante la perquisizione degli spazi condominiali i militari dell’Arma hanno scoperto un sistema per bloccare l’ascensore tra un piano e l’altro predisposto ‘ad hoc’. Posata sulle travi una pistola semiautomatica calibro 7,65 con 7 cartucce e 3 bossoli.
Il quartiere Ponticelli, in particolare il rione Conocal, è un’enclave del gruppo camorristico dei “D’Amico”, recentemente protagonista di una sanguinosa faida contro il gruppo “De Micco”, egemone nel resto di quell’area. Due fazioni criminali in guerra per il controllo dei traffici illeciti, le cui rispettive file di affiliati sono state recentemente decimate da una serie di provvedimenti restrittivi emessi dal Tribunale di Napoli a conclusione di serrate indagini coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia partenopea e condotte dalle forze dell’ordine.