Ostuni – Parte del soffitto di un’aula della scuola elementare “Pessina” di Ostuni, in provincia di Brindisi, è crollato durante l’orario di lezione: due bambini e una maestra sono rimasti feriti dopo essere stati investiti dai pezzi d’intonaco e piccoli calcinacci caduti a terra.
Nessuno di loro è grave. Sono stati trasportati all’ospedale cittadino. Uno degli alunni ha ricevuto due punti di sutura alla fronte. Anche una donna che prestava soccorso ai bambini sarebbe scivolata, riportando lievi ferite.
Sul posto, insieme a vigili del fuoco e forze dell’ordine, si è recato anche il sindaco Gianfranco Coppola per un sopralluogo insieme ai tecnici comunali. Molti genitori degli alunni del Pessina, appreso dell’incidente, si sono precipitati alla scuola, chiedendo di riportare i figli a casa.
Il crollo ha interessato quattro metri quadri di intonaco in una classe di seconda elementare. L’istituto, situato in via Pola, di recente era stato sottoposto a lavori di ristrutturazione e le lezioni al suo interno erano riprese dopo le vacanze di Natale, lo scorso 7 gennaio. Sono, quindi, scattati gli accertamenti per valutare l’origine dell’episodio che, fortunatamente, non ha comportato gravi conseguenze.
“Queste cose non devono succedere. Ora basta, non possiamo temere per la vita dei nostri figli. I nostri bambini sono in pericolo. La scuola va chiusa e vanno effettuati controlli a tutti i solai. Non può succedere una cosa simile in una scuola appena ristrutturata”, è l’opinione di alcuni genitori
Intanto, scoppia la polemica: “Ancora un caso di soffitto che crolla in una scuola italiana, a dimostrazione dello stato di fatiscenza in cui versano gli istituti scolastici nel nostro paese”, commenta il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, che sottolinea: “Sono anni che denunciamo il degrado delle scuole italiane, che come dimostrano i frequenti crolli di soffitti e intonaci, cadono letteralmente ‘a pezzi’, ma nessuno interviene. Una situazione che rappresenta un potenziale pericolo per studenti, insegnanti e personale scolastico. Ci chiediamo che fine abbiano fatto il Piano generale di edilizia scolastica che obbligava il Ministero dell’Istruzione ad adottare precisi provvedimenti in materia, e il famoso piano sulle ‘scuole sicure’ annunciato dal premier Renzi che prevedeva 400 milioni di euro per 2400 interventi a partire dal 2015”.
Invita, invece, ad indagare sull’accaduto il presidente della Commissione per le Politiche Ue della Camera, Michele Bordo, del Pd, che su Twitter scrive: “Sul crollo al ‘Pessina’ di Ostuni, invece di insultare, si indaghi su come sono stati fatti i lavori di ristrutturazione. La scuola è stata appena inaugurata”.