Palermo, frode da 7 milioni su elettrodomestici: arrestati due imprenditori

di Redazione

Palermo – I finanzieri del nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Palermo hanno arrestato due imprenditori palermitani, M.M. e S.C., che si sarebbero resi responsabili, secondo quanto ipotizzato dagli inquirenti, di una gigantesca frode fiscale in materia di Iva, del valore complessivo di sette milioni e quattrocentomila euro.

L’attività investigativa ha tratto origine da una verifica fiscale effettuata nei confronti di una società attiva nel commercio al dettaglio di elettrodomestici, prodotti di elettronica, di consumo e di informatica venduti nel grande negozio Pistone di via Ugo La Malfa a Palermo.

Le indagini dei finanzieri avrebbero fatto emergere l’esistenza di due società cosiddette “cartiere”, due scatole vuote che appositamente create per emettere fatture inesistenti. Il meccanismo, piuttosto complesso, può essere così riassunto: la merce partiva da una società con sede a Madeira, zona “franca” del Portogallo, poi transitava nelle due “cartiere” e da qui alla società di brokeraggio, “La Rivendita”, che a sua volta la piazzava ai propri clienti, tra cui Pistone. In tutti questi passaggi saltava il versamento dell’Iva e ci si rivolgeva al mercato parallelo, e non ai rivenditori autorizzati, per comprare all’ingrosso e piazzare al dettaglio merce a prezzi imbattibili.

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