Roma – Giovanni Lo Porto, l’ostaggio italiano scomparso nel gennaio del 2012, è rimasto ucciso in un raid americano nella striscia al confine tra Pakistan e Afghanistan.
L’italiano sarebbe stato coinvolto nell’operazione americana contro Al Quaeda. A renderlo noto è stata la Casa Bianca che ha spiegato come, nel corso dell’intervento condotto con un drone della Cia, è rimasto vittima anche un americano, Warren Weinstein. Il blitz aveva come obiettivo un sito jihadista e “c’era motivo di ritenere che nessuno dei due ostaggi fosse presente”.
Lo Porto fu rapito il 19 gennaio 2012, insieme a un collega tedesco in Pakistan, dove lavorava per la Org tedesca Welt HungerHilfe (“‘Aiuto alla fame nel mondo”) impegnata nella ricostruzione dell’area messa in ginocchio dalle inondazioni del 2011. Quattro uomini armati li prelevarono con la forza nell’edificio dove lavoravano e vivevano con altri operatori. Il collega Bernd Muehlenbeck, liberato lo scorso 10 ottobre, raccontò che i rapitori avevano portato altrove da un anno il collega italiano. Poi, l’annuncio della morte da parte della Casa Bianca. Ma non è tutto. Dalle dichiarazioni rilasciate dalla Casa Bianca si apprende che altri due uomini americani siano stati invece uccisi nelle operazioni di antiterrorismo Usa condotte nella stessa regione dove sono morti Lo Porto e Weintein.
Una spiacevole situazione per il presidente americano, Barak Obama, che ha detto: “Mi assumo piena responsabilità. Come marito e come padre posso solo immaginare il dolore e l’angoscia che stanno provando le due famiglie per la perdita dei loro cari. Non ci sono parole per riportarli in vita” spiegando poi come egli stesso abbia dato direttive per diffondere più informazioni possibili. “Profonde condoglianze a famiglia Lo Porto. Voglio esprimere le più profonde condoglianze alla famiglia di Giovanni Lo Porto e a quella di Warren Weinstein – ha poi detto Obama – E’ un giorno in cui si rafforzano i legami tra Stati Uniti e Italia, due Paesi che condividono gli stessi valori. L’impegno di Lo Porto riflette l’impegno nel mondo dell’Italia, nostra alleata e amica”, ha spiegato Obama.
Nel frattempo, la procura di Roma stava indagando sulla scomparsa di Giovanni Lo Porto, aprendo un fascicolo di indagine nel quale si ipotizza il reato di sequestro di persona a scopo di terrorismo. Il procedimento è coordinato dal sostituto procuratore Erminio Amelio che ha affidato delega ai carabinieri del Ros e alla Digos.”L’Italia porge le più sentite condoglianze alla famiglia di Giovanni Lo Porto”. E’ quanto ha dichiarato il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, informato in precedenza dallo stesso Obama. Il premier ha espresso “profondo dolore per la morte di un italiano, che ha dedicato la sua vita al servizio degli altri”. La presidente della Camera, Laura Boldrini, su Twitter scrive: “Grande dolore per la perdita di Giovanni Lo Porto, coraggioso uomo di pace. Vicinanza mia e di Montecitorio alla sua famiglia”.