Roma – “E’ impensabile che si sia potuta introdurre un’arma in un tribunale”, commenta il premier Matteo Renzi dopo la sparatoria nel tribunale di Milano. “Abbiamo dato un mandato molto forte a fare massima chiarezza sulle falle del sistema che ci sono state”, ha poi aggiunto il premier, prima di rivolgere un pensiero a polizia e carabinieri: “Voglio esprimere gratitudine alle forze dell’ordine che hanno dato vita a un inseguimento, un atto di grandissimo eroismo. In particolare ringrazio i carabinieri che hanno bloccato, riconosciuto e disarmato il killer”. Il capo del governo ha rassicurato: “Quello che è accaduto a Milano è incomprensibile e gravissimo ma da qui a strumentalizzare gli eventi e inserire per l’ennesima volta l’Expo ce ne passa. Il paese non è in uno stato di terrore”.
Si dichiara profondamente colpito il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha espresso ai familiari delle vittime le più sentite condoglianze e la vicinanza dello Stato italiano e sua personale, invitando a “fare piena luce” su quanto accaduto.
“Quello che è successo a Milano è qualcosa di gravissimo e inaccettabile, che non doveva succedere”, ha detto il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, in conferenza stampa.
Un “fatto gravissimo” che genera “grande allarme in tutto il Paese e preoccupazione”. Così la presidente della Camera, Laura Boldrini, intervenendo in Aula a Montecitorio. Occorre ancora, ha sottolineato la presidente, “acquisire tutti gli elementi per capire di cosa si sia trattato”. L’Aula del Senato ha dedicato un minuto di silenzio per i fatti di Milano che “generano viva preoccupazione e numerosi interrogativi”, ha osservato la vicepresidente Linda Lanzillotta. “Le notizie che abbiamo confermano la morte di 3 persone e una che sta lottando tra la vita e la morte. A loro va il cordoglio del Senato. Sono persone morte mentre stavano facendo il loro lavoro”, ha aggiunto Lanzillotta.
“Se questo è il livello di sicurezza nella Milano di Expo immagino cosa possano pensare di fare dei potenziali terroristi; come sentirsi sicuri se questa è la sicurezza di cui parla Alfano?”, ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, dopo aver rivolto un pensiero alle famiglie delle vittime.
“Non so nulla ma certo dovrebbe essere impossibile entrare in un Tribunale e sparare. Ho saputo dell’uccisione di un collega, una cosa che mi sconvolge”, afferma il presidente dell’Anticorruzione, Raffaele Cantone.
