Milano – Sarebbero migliaia gli studenti e gli antagonisti che giovedì mattina si sono riuniti a Milano per protestare contro l’Expo e il Jobs Act. Giovanissimi che hanno deciso di dire “no” all’evento che andrà in onda in mondovisione nella giornata di venerdì 1 maggio.
Il corteo è partito da largo Cairoli, dove alcuni manifestanti, camuffati con cappucci e occhiali neri e nascosti sotto un telone bianco, sono passati in mezzo alla folla e hanno tracciato sulla strada davanti all’Expo Gate la scritta “#1m no expo”.
A seguire lanci di fumogeni mentre anche la statua al centro di largo Cairoli è stata coperta con una bandiera.
Successivamente, due manifestanti sono saliti sulla struttura dell’Expo Gate e hanno affisso uno striscione con la frase “Grande evento uguale grande bufala. No Expo: un altro mondo è possibile”.
Il corteo si è mosso poi verso piazza Duomo percorrendo via Broletto, via Orefici, via Larga, poi da Porta Venezia si è diretto verso via Melchiorre Gioia.
Durante la manifestazione sono state imbrattate vetrine e danneggiati negozi, lanciati uova e petardi anche contro il consolato turco.
Nel corso della mattinata, in viale Majno, la polizia ha dovuto effettuare una carica di alleggerimento davanti alla sede Manpower le cui vetrine sono state bersaglio di un lancio di uova, fumogeni, sassi e pietre. Gli agenti in tenuta antisommossa sono dovuti intervenire per interrompere l’azione.