Usa, presidenziali 2016: la Clinton annuncia candidatura

di Emma Zampella

Arriverà domenica l’annuncio ufficiale della candidatura di Hillary Clinton alle presidenziali del 2016. A riportare la notizia è stato il “New York Daily News”, che ha parlato di una voce arrivata dalla fonti vicine all’ex capo della diplomazia americana. L’annuncio, stando a quanto riferiscono i media americani, sarà trasmesso in contemporanea sulle maggiori emittenti televisive degli Usa. Altri, invece, sostengono, che l’aspirante presidente utilizzerà anche i social network, puntando a prioritaria attenzione sul pubblico giovanile.

La conferma della candidatura di Clinton per la nomination democratica nella corsa alla Casa Bianca potrebbe arrivare in 140 caratteri su Twitter o con un post su Facebook. Al contrario di quanto sta accadendo sul fronte repubblicano ma anche in contrasto con quanto ci si aspetterebbe dalla probabile frontrunner democratica che già nel 2008 sfidò Obama, e perse, a suon di discorsi dai toni già ‘presidenziali’. Così gli strateghi al lavoro per la ex first lady avrebbero delineato, almeno per iniziare, un percorso fatto di incontri a tu per tu o con piccoli gruppi di elettori più che di grandi palchi.

una strategia elettorale che punta a non dimenticare la necessaria attenzione per grandi temi: al centro del suo messaggio, Hillary Clinton pare voglia mettere l’economia e su questo piano si gioca molto con la necessità di formulare una proposta nella consapevolezza che i suoi possibili contendenti democratici le si posizionano a sinistra. Dall’ex governatore del Maryland Martin O’Malley, l’ex senatore per la Virginia Jim Webb o il senatore Bernard Sanders. Fino ad Elizabeth Warren, senatrice del Massachussets che, nonostante continui a ripetere che non correrà, resta punto di riferimento per la sinistra.

Per quanto riguarda il campo repubblicano, la stampa Usa anticipa che lunedì dovrebbe lanciare ufficialmente la sua candidatura il senatore Marco Rubio.

“Vogliamo solo fare finalmente questa cosa e passare avanti”, spiega uno dei collaboratori dell’ex segretario di Stato che, comunque, continuano a non dare conferme ufficiali circa la candidatura di Hilary Clinton.

La parola d’ordine sarà quindi, spiegano ancora dal suo entourage, organizzare degli incontri, non comizi, con i sostenitori, i donatori e la base elettorale a cominciare dall’Iowa, lo stato da dove partirà il treno delle primarie a gennaio e dove si recherà subito dopo l’annuncio.

Dal punto di vista politico l’agenda verterà su due punti chiave, il sostegno alla classe media e la completa parità che ancora in molti campi le donne devono conquistare. Una parità di cui Clinton aspira ad essere il massimo esempio diventando la prima donna presidente degli Stati Uniti. Ma vi sarà un altro importante, meno pubblico ma non meno cruciale, obiettivo dei giorni immediatamente successivi all’annuncio: l’avvio dell’enorme macchina della raccolta dei fondi per una campagna elettorale che, secondo alcune stime, arriverà a spendere tra 1,5 e 2 miliardi di dollari.

“Raccoglieranno in una settimana quello che alcuni candidati repubblicani raccoglieranno in tutta la campagna”, afferma al Daily Beast un altro collaboratore di Clinton, spiegando che si spera che nei giorni immediatamente successivi all’annuncio, quindi quando l’attenzione mediatica sulla candidata sarà al massimo, arrivi “una quantità pazzesca di soldi” alla campagna. E soprattutto ai Super Pac, le organizzazioni indipendenti che sostengono i candidati che hanno le mani molto meno legate delle campagne, vincolate dal rispetto della legge elettorale, sia nella raccolta che nell’utilizzo dei finanziamenti.

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