Bruxelles – Si è giunti ad un accordo sul tema migranti, dopo il vertice straordinario tenutosi giovedì a Bruxelles e fortemente voluto dall’Italia.
“La cosa più importante mi pare sia la presa di coscienza da parte dell’Europa. Sono stati fatti passi in avanti sotto il profilo delle risorse, della presenza nel Mediterraneo e sotto l’aspetto della lotta ai trafficanti – ha detto il presidente del Senato, Pietro Grasso – “Spero si possano risolvere i problemi del diritto d’asilo e dell’accoglienza”.
L’operazione Triton raggiunge, con l’aiuto europeo, 120 milioni di euro pari al budget di Mare Nostrum. “L’area operativa di Triton sarà estesa nell’ambito del nuovo piano, alla luce del rafforzamento di risorse e mezzi – ha spiegato Natasha Bertaud, portavoce della Commissione Ue – ma l’estensione geografica non ha a che vedere col mandato”.
“Il rischio insabbiamento c’è, ahimè, in tutti i documenti Ue, ma oggi per la prima volta c’è una strategia”, ha riferito il premier Matteo Renzi. Mentre Junker avrebbe voluto “un risultato più ambizioso”.
Hollande: “Ogni Paese deve fare il suo dovere in termini di solidarietà”.
Oltre all’aumento delle risorse, previsto anche un rafforzamento dei mezzi per le operazioni coordinate da Frontex Triton e Poseidon. Molti Paesi si sono detti disposti ad offrire i propri mezzi, tra cui: Francia, Germania, Belgio, Croazia, Slovenia e Norvegia.
In particolare, Cameron ha messo a disposizione una nave portaelicotteri Bulwark, tre elicotteri e due pattugliatori con la missione di fare operazioni di soccorso e salvataggio. “Questo però a patto che le persone salvate siano portate nel Paese sicuro più vicino, probabilmente in Italia, e che non chiedano asilo nel Regno Unito”, ha ribadito il politico inglese.
Sulla lotta agli scafisti si prevede anche un aumento del sostegno a Tunisia, Egitto, Sudan, Mali e Niger, per monitorare e controllare le frontiere.
Sull’argomento si tornerà il prossimo 13 maggio e nella riunione dei vertici Ue di giugno.
