Napoli – Il prodigio si è ripetuto. Sabato 2 maggio alle ore 17:10 l’arcivescovo Metropolita di Napoli, il cardinale Crescenzio Sepe, ha dato l’annuncio ai fedeli riuniti sul sagrato del Duomo dell’avvenuta liquefazione del sangue di San Gennaro.
Il prodigio è avvenuto in anticipo, prima della consueta processione che dalla Cappella del Tesoro vede le sante reliquie con il busto raffigurante il martire procedere verso la Basilica di Santa Chiara, in memoria della Traslazione delle reliquie dall’Agro Marciano in quel di Fuorigrotta, alle catacombe di Capodimonte che presero il suo nome.
Come consuetudine la processione vede in testa il gonfalone del Comune di Napoli, seguito dai vessilli delle Associazioni Cattoliche e dai busti dei santi compatroni della Città di Napoli, che accompagnano le reliquie del santo insieme alla statua argentea della Vergine Maria.
Un momento di preghiera per la popolazione e i turisti, con la processione che segue il percorso del Centro Storico passando per Forcella e il Decumano Maggiore. Quest’anno le meditazioni durante il percorso hanno ripreso i discorsi del Santo Padre Francesco durante la visita Pastorale a Napoli dello scorso 21 marzo.
Al termine della processione il pastore dell’Arcidiocesi ha celebrato la solenne eucaristia nell’aula liturgia dell’antico complesso monastico.