“De Luca mi ha dato dello sciacallo, solo perché ho detto che bisogna garantire la sicurezza a Salerno, dove bande criminali sparano e si ammazzano per strada. E io sarei lo sciacallo e lui lo sceriffo? Piuttosto lui è il capo dei banditi”. Lo ha detto il governatore campano uscente Stefano Caldoro, ricandidato per il centrodestra alle regionali del 31 maggio, nel corso della manifestazione, a Napoli, in cui ha presentato ufficialmente la sua ricandidatura.
Il governatore uscente tiene alto il tono dello scontro diretto. “Ci sta un signore – dice durante la manifestazione di apertura della sua campagna elettorale, riferendosi evidentemente sempre a Vincenzo De Luca – che governa la sua città da 20 anni, che si vanta di nove grandi opere ma che sono tutte incompiute o sotto sequestro o annullate. A Salerno la differenziata è calata del 10 per cento negli ultimi tre anni, il Comune è in pre dissesto, la società comunale dei trasporti è fallita. Questo è un buon amministratore? Queste sono le storie e la favola che racconta a tutta Italia?”.
Vincenzo De Luca, candidato governatore del centrosinistra, replica all’avversario Stefano Caldoro a stretto giro: “La volgarità offende chi la usa, non chi la subisce”.
“Il tono si sta alzando per una scelta consapevole del presidente uscente -aggiunge a, candidato governatore del centrosinistra in Campania- Caldoro ha capito che era assolutamente invisibile e quindi gli hanno consigliato nell’ultimo mese di fare un pò di ammuina (confusione, ndr) e di utilizzare la strategia delle bugie, perciò ho detto che è un pinocchio”.
E anche De Luca non rinuncia a una stoccata: “Se un presidente di Regione chiude gli ospedali e nell’ultimo mese di campagna elettorale ci racconta che vuole riaprirli, veramente siamo a cose che dovrebbero far sorridere. O vergognare. Avremo una sorta di ruggito del coniglio nell’ultimo mese, ma i cittadini sanno benissimo che oggi la Campania è l’ultima d’Europa, non d’Italia. Ultimi per sanità, per capacità di impiego dei fondi europei, per il trasporto. Siamo primi solo in disoccupazione giovanile”.