Chiusura Parco Pozzi, Trasacco: “La Maddalena come alternativa”

di Livia Fattore

Aversa – “La chiusura del Parco Pozzi per consentire la realizzazione dei lavori di restyling, al di là dei giudizi che si possono dare sulla vicenda, potrebbe rappresentare per noi aversani l’occasione di riappropriarci, e non solo simbolicamente, della parte a verde di quello che fu l’ex ospedale psichiatrico Santa Maria Maddalena”.

A lanciare la proposta che, di fatto risponde alle esigenze di centinaia e centinaia di aversani, e non solo, che quotidianamente usufruiscono dell’unico polmone verde cittadino che era ancora aperto al pubblico, la professoressa Anna Gioia Trasacco, responsabile cittadina di Cittadinanza Attiva, da anni impegnata nel mondo dell’associazionismo.

“Credo – ha continuato Trasacco – che l’amministrazione comunale avrebbe potuto trovare un equilibrio, un punto di incontro tra l’utilizzo del Parco Pozzi e i lavori da compiere. Comunque, se non fosse stato possibile, sarebbe stato opportuno colloquiare con la città, spiegarne le ragioni. Tra amministrazione e cittadini non vi è comunicazione”.

In effetti, la proposta di Trasacco potrebbe rappresentare una sorta di premonizione abbastanza fondata. I tantissimi aversani che utilizzavano l’ex campo profughi per passeggiare o fare footing nel verde, saranno, quasi naturalmente, portati a cercare un’area alternativa dove farlo e certamente non basterà a soddisfare il loro bisogno di spazi verdi il parcheggio dell’ippodromo Cirigliano, primo di verde e a ridosso di una strada trafficatissima qual è viale Olimpico. Ecco, allora, l’alternativa naturale, anche se c’è da superare l’ostacolo della vigilanza privata, predisposta dall’Asl di Caserta, proprietaria dell’area dell’ex ospedale psichiatrico che ad una certa ora chiude i cancelli, della Maddalena.

C’è, però, un precedente. Un gruppo di giovani, unito sotto il nome Iskra, che ha occupato da tempo l’area dell’ex falegnameria recuperando la struttura ed utilizzandola per una serie di attività che dovrebbero partire a breve, tra cui un gruppo teatrale, una biblioteca sociale e così via. La sera i ragazzi lasciano il locale per farvi ritorno il giorno dopo in una sorta di tacito accordo con l’Asl.

“L’utilizzo dei viali della Maddalena – conclude l’esponente di Cittadinanza Attiva – servirà anche a risvegliare la più complessa vicenda del futuro dell’intera struttura. Si è dato vita ad un tavolo tecnico che non ha prodotto ad oggi alcunché. E’ necessario articolare proposte e presentare progetti, solo così potranno ottenersi i finanziamenti comunitari. Aversa ha bisogno di spazi verdi. C’eravamo illusi con la chiusura dell’opg di poterne restituire i giardini alla città, ma abbiamo appreso che ci sarà un carcere di media intensità grazie al disinteresse mostrato dalla Regione Campania che non ha risposto ad una precisa richiesta del ministero di giustizia”.

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