“Codice Italia”, De Angelis si congratula con tre marcianisani

di Redazione

Marcianise – Appresa la notizia della collaborazione di Anna Luigia De Simone, Antonio Iodice e Giulia Scalera, tutti di origine marcianisana, all’allestimento di “Codice Italia”, il Padiglione Italia della 56esima esposizione internazionale d’arte della Biennale di Venezia, il sindaco Antonio De Angelis commenta: “Sono stato entusiasta e felice di sapere che il Padiglione italiano della Biennale di Venezia reca le firme di tre giovani figli della nostra Marcianise. In uno dei luoghi simbolo dell’innovazione artistica mondiale, la città ha potuto dare il proprio contributo attraverso il patrimonio migliore di cui dispone: i giovani”.

“Il traguardo che essi hanno raggiunto – continua il primo cittadino – rende orgogliosa l’intera comunità ed è la conferma di quanto la certosina dedizione al lavoro sia parte importante di quella identità culturale locale, che i marcianisani portano con sé ovunque mettano radici”. “Ai tre ragazzi – conclude De Angelis – va il mio personale ringraziamento, dell’amministrazione comunale e della città tutta, nonché l’augurio, sentito, che il loro talento e la loro professionalità siano volano per una carriera in continua ascesa”.

IL CODICE ITALIA – Il 9 maggio prossimo  apre le porte Codice Italia, ovvero il Padiglione italiano ospitato alla 56. Esposizione Internazionale d’Artediretta da Okwui Enwezor e organizzata dalla Biennale di Venezia presieduta, anche quest’anno, da Paolo Baratta.

Fino al 22 novembre 2015 ai Giardini della Biennale e all’Arsenale prenderà vita il percorso curato da Vincenzo Trione che, per l’occasione, ha voluto illustrare «il codice genetico dell’arte italiana, in particolar modo seguendo lo sviluppo dell’Avanguardia.

Codice Italia ripercorre rilevanti esperienze contemporanee, con l’intento di delineare i contorni di quello che, al di là di tante oscillazioni, rimane il fondamento del “codice genetico” del nostro stile. Pur seguendo strade di­fferenti, gli artisti di Codice Italia vogliono reinventare i media e, insieme, frequentano in maniera problematica materiali iconografici e culturali già esistenti. Anche se in sintonia con gli esiti più audaci della ricerca artistica internazionale, si sottraggono alla dittatura del presente.

“Codice Italia – ha commentato il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini– indaga la matrice originaria dell’espressione artistica nazionale attraverso la selezione di autori che hanno interpretato e che continuano ad interpretare in maniera autentica i caratteri originali della nostra creatività. In questa 56esima edizione della Biennale di Venezia, il Padiglione Italia, grazie anche alle iniziative rivolte ai giovani artisti, si caratterizza come vetrina e fucina dell’arte contemporanea italiana. Un risultato frutto del felice rapporto con la Biennale di Venezia e del lavoro del curatore, Vincenzo Trione, che desidero ringraziare per l’opera sin qui svolta”.

15 gli artisti scelti per la mostra: Alis/Filliol, Andrea Aquilanti, Francesco Barocco, Vanessa Beecroft, Antonio Biasiucci, Giuseppe Caccavale, Paolo Gioli, Jannis Kounellis, Nino Longobardi, Marzia Migliora, Luca Monterastelli, Mimmo Paladino, Claudio Parmeggiani, Nicola Samorì, e Aldo Tambellini (un italiano famosissimo all’estero che non ha mai esposto in Italia, padre della post avanguardia americana).

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