Aversa – Una Festa della Gioventù quella vista nella mattinata di sabato in occasione dell’inaugurazione del busto dedicato al Servo di Dio Salvo D’Acquisto, vicebrigadiere dei carabinieri fucilato dalle SS tedesche il 23 settembre 1943, all’età di 23 anni, dopo aver chiesto di dare la propria vita in cambio della liberazione di 22 civili catturati nel corso di un rastrellamento compiuto nel comune di Polidoro.
Una cerimonia toccante per la presenza di degli studenti dell’istituto comprensivo “Domenico Cimarosa” che hanno intonato l’inno nazionale sventolando il tricolore. Un momento di recupero dei valori morali, ritagliato in un territorio conosciuto, purtroppo, come il regno di Gomorra, dove l’illegalità è sovrana.
Un momento in cui, però, assieme alla presenza festosa di decine di studenti che insieme ai docenti, di fatto, hanno rappresentato tutto il pubblico presente, essendo la parte restante costituita dai politici schierati sul palco con le autorità militari, e dai componenti della fanfara dai carabinieri e dagli aderenti all’associazione nazionale carabinieri promotori dell’iniziativa, abbiamo dovuto registrare le osservazioni di Marilena Natale, giornalista anticamorra, che ha rifiutato la scorta malgrado le minacce ricevute. Ve le proponiamo per dovere di cronaca.