Aversa – “Dire avevamo visto giusto è quasi scontato. Ormai la maggioranza continua a ‘dis-amministrare’ la città in tutti i modi”. E’ il commento del consigliere comunale di Forza Italia Michele Galluccio relativamente al documento di Raffaele Cantone che ritiene illegale la gestione degli appalti da parte dell’Asmel, a cui il Comune di Aversa ha aderito da meno di un anno.
“I consiglieri di opposizione – afferma Galluccio – nel consiglio comunale del 24 novembre scorso avevano visto molto bene quello che l’amministrazione stava combinando con la fuoriuscita dalla stazione unica appaltane per andare nel vuoto. L’avevamo detto che era sbagliato e che non c’era fretta, soprattutto perché le motivazioni date dall’assessore Elia Barbato, che oggi farebbe bene a fare un passo indietro per il disastro dei Lavori pubblici, non erano valide ma smentivano i principi con cui avevamo aderito alla stazione unica appaltante nel 2012, quelli di trasparenza e legalità. Allora come oggi i dubbi sono sempre gli stessi che fretta c’era di aderire ad un’associazione che già allora dava dubbi di non avere i requisiti di legge”.
Ma ancora più grave, sottolinea Galluccio, “come si legge nella delibera di Cantone, che già nel luglio del 2014 erano emersi tutti i dubbi contestando il fatto che l’Asmel potesse essere soggetto aggregatore per poter essere stazione di committenza. Quindi la domanda attuale è se l’amministrazione comunale era a conoscenza perchè ha aderito? Cosa che noi nel consiglio comunale dicemmo che ci volevano maggiori approfondimenti e che si dovevano valutare tutte le altre stazione di committenza che avevano i requisiti per avere un quadro chiaro in quanto c’era tempo fino a luglio per le gare per i lavori pubblici per poter poi scegliere a quale stazione unica di committenza aderire”.
“Ma come spesso capita per quest’amministrazione – conclude Galluccio – non c’è sordo peggiore che non voglia ascoltare e questo conferma sempre più il senso che si ha degli ammonimenti e delle proposte dei consiglieri vivendo in un limbo che sta portando la città verso il baratro con la probabilità di non finire tutte le opere del Piu Europa entro la data stabilità perdendo altri sette mesi da novembre ad oggi”.