Il Consiglio Provinciale “taglia” il compenso dei revisori

di Redazione

Caserta – Sono stati approvati tutti gli argomenti all’ordine del giorno del primo consiglio provinciale guidato dal presidente Angelo Di Costanzo. Dopo la convalida degli eletti, si è passati alla ratifica delle nomine dei revisori dei conti indicati dalla prefettura.

Il nuovo collegio sarà composto dal presidente Angelo Di Stasio e dai componenti Luciano Raiola e Antonio Verde. Già su questo argomento si è vista l’impronta forte che vorrà dare alla sua gestione Di Costanzo. Il presidente, infatti, ha proposto al consiglio di effettuare una riduzione del compenso del 30% dei tre professionisti. «Ho già parlato con i professionisti ai quali ho chiesto di ridursi il compenso rispetto a quello che percepivano i loro colleghi in passato – ha sottolineato – è indispensabile mettere in campo una politica di contenimento della spesa, se vogliamo rientrare nei parametri ed evitare il dissesto». La proposta è stata votata all’unanimità, così come è stata votata all’unanimità la relazione del difensore civico della Provincia Filippo Ferrucci.

Nel corso dei lavori del consiglio, poi, si è provveduto ad eleggere la commissione per lo statuto. Per la maggioranza sono stati eletti Augusto Bisceglia, Silvio Lavornia e Antonio Lepore, mentre per l’opposizione Raffaella Zagaria ed Angelo Sglavo. Costituiti anche i gruppi politici di Forza Italia, Di Costanzo presidente, Campania futura, Nuovo Psi e Pd che saranno guidati da Francesco Bortone, Gennaro Serra, Pasquale De Lucia, Vincenzo Vinciguerra e Angelo Sglavo. A chiusura del consiglio Di Costanzo ha spiegato che tipo di indirizzo politico intende dare alla Provincia.

«Sono di Forza Italia e, questo è fuori da ogni discussione, ma intendo governare l’ente con la collaborazione di tutti – ha sottolineato – la Provincia è un ente di secondo livello dove sarà l’assemblea dei sindaci a votare i bilanci. Dobbiamo avere tutti una grande responsabilità per cercare di superare il difficile momento economico ed evitare la dichiarazione di dissesto».

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