Sessa Aurunca – “NO Borders” è lo spettacolo di Giulia Casella che ha chiuso la kermesse dedicata dal 21 al 23 maggio alle celebrazioni per il centenario dell’American Field Service a Sessa Aurunca, organizzata dal locale centro di Intercultura. Un reading teatrale a cura delle Officine Kulturali Aurunke con una sceneggiatura tratta dal libro “Dove sta la frontiera” di Chinzari Stefania e Roberto Ruffino.
Giulia Casella è riuscita a sintetizzare poeticamente la storia straordinaria di quegli ambulanzieri e barellieri americani che, durante la Grande Guerra, hanno creato un’organizzazione per salvare i feriti e che poi è diventata un movimento per l’educazione alla pace, che aspira a curare le “ferite del mondo”.
Una carrellata di foto, frammenti di scene da film famosi hanno fatto da sfondo a una intensa interpretazione dei giovani attori in scena: Monica Aulicino, Angela Malagisi, Alessandro Perretta, Giuseppe Pinto, Alessandra Rega, Monica Vellucci. Anche Pasquale Stanziale, drammaturgo, è intervenuto ricoprendo il ruolo di Ernest Hemingway. L’atmosfera, nella sala gremita della biblioteca Gaio Lucilio, era di grande concentrazione e di emozione crescente, soprattutto quando le voci soliste hanno intonato canzoni d’epoca, accompagnate dai musicisti: Giovanni Loffredo al mandolino e contrabbasso, Pietro Loffredo alla chitarra e Massimo Vellucci alla fisarmonica.
Tra le cantanti la voce bianca del San Carlo, Angela Malagisi che è anche la studentessa che ha vinto la borsa di studio intitolata a Giuseppe Mascolo vittima innocente di camorra, offerta dal figlio Luigi. Angela che frequenta il liceo musicale A. Nifo, partirà per un programma trimestrale di studio e soggiorno in Slovacchia, insieme a Paola Morrone, studentessa dell’I.S. Taddeo, che ha vinto la borsa di studio trimestrale offerta dalla fondazione Intercultura in occasione del centenario AFS.
Sono intervenute allo spettacolo con una originale testimonianza, le studentesse AFS Noemì Sereno Ramirez, ospite a Sessa Aurunca per il programma annuale; Belen Labriola dall’Argentina ospite per il programma semestrale a Pietramelara; Isabella Saccomanno che è stata in Belgio per tre mesi e Ludovica Leonardo che invece ha trascorso sei mesi nella lontana terra dei canguri, l’Australia.
A chiudere quest’ultima serata l’eleganza musicale del quartetto “Archi d’Autore”, nella corte interna al suggestivo Castello ducale, con Ludovica Ambroselli e Vittorio Sbordone al violino, Marilena Di Martino alla viola, Artan Tauzi al violoncello.
Grande soddisfazione dei volontari che hanno vinto la sfida, in sinergia con le associazioni del territorio e l’assessorato alla Cultura, guidato da Italo Calenzo, che ha scelto di investire sulla formazione interculturale dei giovani del territorio e che ha reso Sessa città interculturale.
Tre giorni di eventi: dal concerto di apertura della Marina Militare delle forze alleate alla Maratona senza frontiere; al convegno con personalità di spicco come l’ex ministro per i Beni Culturali, Massimo Bray e il magistrato Catello Maresca e Antonio Picascia, si è discusso di Intercultura come strumento per educare alla legalità e per riflettere sull’urgenza di un nuovo umanesimo. Ora quali sfide e quali sogni aspettano gli ambulanzieri del XXI secolo? La risposta risiede nel volontariato, nello spirito di solidarietà internazionale, nel coraggio della gioventu’ e il valore del dialogo interculturale che rappresentano a 100 anni di distanza, la preziosa eredità degli ambulanzieri AFS, portata avanti oggi dai volontari di Intercultura e da quei giovani studenti che hanno il coraggio di mettersi in viaggio e scoprire se stessi.