Aversa – Il laboratorio “Cibo per il corpo, Cibo per l’anima – Merenda migrante”, ospitato dal Terzo Circolo Didattico di Aversa, diretto dal dirigente scolastico Nicola Buonocore, all’interno del plesso Gescal di via Madre Teresa di Calcutta, in collaborazione con la Diocesi di Aversa e curato dalle insegnanti Gabriella Gatta, Sofia Menale, con la collaborazione delle funzioni strumentali Luisa Romagnoli, Brigida Dello Vicario e Salvatore di Grazia, mirava ad un importante obiettivo a cui fare riferimento anche nella società civile: quello di stabilire relazioni interculturali tra persone di culture ed etnie diverse ma appartenenti al medesimo sistema sociale.
Contestualmente, mira a promuovere valori importanti per la convivenza e l’integrazione quali la conoscenza dell’altro, la tolleranza e la condivisione. L’interazione si fonda sull’interscambio, che avviene all’interno del laboratorio, di storie, feste, tradizioni gastronomiche appartenenti a popoli diversi allo scopo di abbattere quella diffidenza che spesso è alla base del rifiuto del diverso e di creare così un clima di cooperazione e solidarietà reciproca.
La metodologia del progetto si è avvalsa di conversazioni, racconti, poesie, filastrocche e fotografie che raccontano storie di vita diverse, volti e situazioni della quotidianità, cartellonistica murale visioni di filmati e produzione artistiche.
Il tutto allo scopo di facilitare l’inserimento scolastico degli alunni stranieri che è alla base di tutti i progetti di interculturalità promossi dalla scuola italiana e caldeggiati dalla scuola europea. Il laboratorio che ha conosciuto già nel mese di aprile un momento particolarmente significativo con la “Festa del Pane”, simbolo di condivisione e comunanza tra i popoli, si è concluso a maggio con una manifestazione che si è tenuta a piazza Municipio, dove è stato allestito un “Villaggio della Fratellanza” con preparazioni gastronomiche ed esposizioni artistiche e fotografiche.
