Sant’Arpino – Guidata dal suo candidato presidente, il giornalista e scrittore Marco Esposito, la Lista Civica Campania MO! sarà presente alle elezioni regionali campane, e tra i candidati in provincia di Caserta avrà anche il santarpinese Salvatore Legnante. Il 34enne ingegnere atellano spiega così la necessità della presenza di MO! nella competizione elettorale: “Se abbiamo sentito l’esigenza e l’urgenza forte di dar vita ad una lista civica e spiccatamente meridionalista, è perché abbiamo capito che MO! non si può più attendere. Non si può più dare fiducia a chi ha dimenticato il mezzogiorno. Non si può più credere a chi vede il Sud al massimo come un problema da risolvere, se non come un cancro da curare.”
“Noi pensiamo – continua Legnante – che il Sud abbia in sé tutte le potenzialità per uscire fuori dalla crisi in cui è precipitato, ma che potrà farlo solo se avrà una voce politicamente forte, indipendente, schietta, credibile, e se saprà sviluppare una visione autonoma del suo futuro.”
Legnante individua le cause della crisi che investe il Sud e la Campania in maniera più forte che altrove: “Se uno, cento, mille, diecimila ragazzi meridionali, neo laureati, brillanti, le nostre migliori menti, le nostre migliori energie, ogni anno se ne vanno da qui non perché scelgono di andarsene, ma perché costretti dall’assenza di speranza, beh questo rappresenta il cuore dell’odierna Questione Meridionale.”
“Noi crediamo – insiste Legnante – che ogni politica di sviluppo per i nostri territori deve partire da quest’assunto: rendere la nostra terra capace di trattenere le energie di chi non vuole abbandonarla, di chi vuole scegliere di restare. E per far questo dobbiamo avere un’idea forte di cosa potrà essere il Sud, la Campania, nei prossimi decenni.”
Legnante passa alle proposte : “Per noi questa terra deve essere una terra dove l’innovazione non sia mai più slegata dalla conservazione del territorio, dalla compatibilità ambientale, una terra dove lo sviluppo sia completo, e non sia visto solo dal punto di vista economico, ma che comprenda anche la possibilità di vivere bene, di recuperare il rapporto con la natura, di ridurre gli impatti ambientali.
Mi spiego con un esempio a me molto caro: io immagino la provincia di Caserta, in futuro, come la terra d’eccellenza per lo sviluppo della bioedilizia. Recuperando coltivazioni e tradizioni come quella della canapa (che nei paesi atellani, in passato, rappresentava una vera eccellenza), utile anche a bonificare i terreni avvelenati dai rifiuti industriali, integrando tali colture con l’innovazione tecnologica che consente l’utilizzo di questa fibra tessile in svariatissimi ambiti, tra cui appunto anche quello dei materiali edili ecocompatibili, si può creare un modello di sviluppo innovativo per i nostri territori, che così avrebbero l’opportunità di interagire col mondo universitario, per creare reti di sviluppo virtuose.”
Legnante conclude quindi il suo intervento con una speranza: “Dalle terre avvelenate ad una nuova terra Felix. Se il Sud inizieremo a pensarlo da Sud, MO! si potrà fare”.