Aversa – “Chiudere totalmente il Parco Pozzi per sei mesi, soprattutto in concomitanza con l’incipiente stagione estiva è una pazzia”. La chiusura dell’unico polmone verde cittadino per i lavori di restyling che dureranno sino alla fine dell’anno in corso ha causato una serie di reazioni negative sia da parte dei politici che di semplici cittadini.
Come sempre più spesso accade, la protesta ha avuto il proprio picco sul web e, ovviamente, in particolare sulla piazza virtuale rappresentata da Facebook dove ad aprire il dibattito è stato l’ex assessore dell’amministrazione Ferrara, Luca De Rosa, che ha scritto: “Chiuso il Parco Pozzi per almeno sei mesi per i lavori. La chiusura è totale. I nostri amministratori brillano per ignoranza. Ma perché un’area così vasta non poteva farsi per pezzi? Certo si allungavano un poco i tempi, ma secondo loro i bambini, gli atleti, gli anziani, i cani, dove andranno considerato che in città non ci sono altri spazi verdi pubblici?”.
Una riflessione che ha provocato decine e decine di commenti tutti piccati, con tutti a chiedersi dove avrebbero passeggiato, praticato footing, portato i loro bambini. Tra questi Giuseppe Lucariello che afferma; “Non era meglio chiudere di inverno che tanto fa freddo e nessuno ci va? Anch’io ho lo stesso problema di Giovanni: dove si va a correre? Sulla Variante con lo smog?”.
Nella discussione si inserisce il consigliere comunale di Forza Italia ed ex assessore della precedente giunta di centro destra guidata da Mimmo Bisceglia, Michele Galluccio che preannunzia pubblicamente: “Tra qualche giorno terremo una conferenza stampa dove, con carte alla mano, chiederemo delle spiegazioni perché abbiamo scoperto delle cose che non tornano in tutta questa vicenda”.
Interpellato sull’argomento, Galluccio precisa: “Da quanto ci risulta, la ditta che si è aggiudicato i lavori ha ricevuto un punteggio alto perché aveva presentato un progetto che consentiva l’apertura parziale del parco, ora che sono mutate le condizioni l’esito sarebbe stato diverso. Insomma, qualcosa non quadra e vogliamo andare a fondo”.
“Sorprende, come accade sempre più spesso, – afferma da parte sua il primo cittadino aversano Giuseppe Sagliocco – che chi ha causato certe situazioni, poi le utilizzi per criticare. Oggi, per fare in modo di non perdere i finanziamenti, bisogna lavorare a tappe forzate. Non ci posso credere, oggi si preoccupa degli aversani chi sino a ieri si occupava semplicemente delle giostre gestite da un privato”.
I lavori del Parco Pozzi, programmati da anni nell’ambito dei progetti inseriti nel Piu Europa, finanziati con fondi comunitari, avranno un costo di poco meno di tre milioni di euro, con l’obiettivo di dare un volto nuovo all’unico polmone verde al servizio della città. Il ritardo nell’avvio del cantiere è stato causato dapprima da lungaggini in seno alla stazione unica appaltante provinciale e, successivamente da un ricorso presentato al Tar Campania dalla società giunta seconda che si è vista attribuire l’opera. Ma un successivo appello al Consiglio di Stato ha restituito i lavori alla ditta che si era vista attribuire la gara dalla stazione appaltante.