Presunto danno erariale, Bisceglia chiede riunione commissione

di Livia Fattore

Aversa – “Crediamo sia opportuno che il presidente della commissione consiliare trasparenza convochi al più presto una seduta di questo organismo per fare il punto sulla situazione venutasi a verificare con la contestazione di danno erariale all’ex sindaco Mimmo Ciaramella e a diversi dirigenti comunali”.

A parlare il consigliere comunale (e neo consigliere provinciale) di Forza Italia Augusto Bisceglia che rinnova l’allarme sulle indagini della corte dei conti e continua che continua: “Capisco che Salvino Cella, presidente della commissione, è impegnato nella campagna elettorale per le oramai prossime elezioni regionali, ma come consiglieri comunali vorremmo sapere se la procura della magistratura contabile ha inviato ulteriori atti in merito agli standard e se ci sono altri filoni. Credo che un’inerzia in questo settore sia pericolosa”.

In effetti, la sezione campana della Corte dei Conti, anche se al momento si è limitata a questa contestazione, nel giugno scorso, quando invio il primo atto formale per interrompere eventuali termini di prescrizione, parlava specificatamente anche del palazzetto dello sport e della casa dello studente. Argomenti ai quali, da quanto è dato sapere, è stata, infine, aggiunta la vicenda senza fine della sistemazione di piazza Crispi. Ed è su queste cose che Bisceglia chiede maggiore chiarezza e informazioni che, a suo avviso, devono venire dalla Commissione Trasparenza che, oltre al neo consigliere provinciale e a Cella, vede la presenza di Marco Villano, Gianpaolo dello Vicario e Rosario Capasso.

Ma è proprio quest’ultimo a non essere d’accordo con Bisceglia sull’opportunità di un incontro dell’organismo trasparenza su questo tipo di vicende. “Ancora una volta – afferma il capogruppo consiliare del movimento Noi Aversani – si intende trasformare la natura della nostra commissione. Si tratta di un organismo che deve verificare la tempistica nell’esecuzione di attività comunali, capire se ci sono stati ritardi e perché, ma non certamente approfondire vicende che interessino la magistratura, sia pur essa contabile, come nel caso della Corte dei Conti”.

Una considerazione che, però, non sarebbe condivisa da altri consiglieri comunali che avrebbero avanzato una richiesta di copia di atti che la procura della Corte dei Conti avrebbe inviato presso la casa comunale aversana.

In merito alla vicenda dell’oramai famigerato standard di via San Lorenzo, del quale solo una parte dei settemilacinquecento metri (1600) è stata oggetto di usucapione da parte della famiglia del vice sindaco di Casaluce e attuale candidato alle regionali Nicola Marino, par di capire che la conta degli anni che avrebbero consentito l’acquisizione da parte del privato debba essere retrodatata per cui di altri e non dell’ex sindaco Mimmo Ciaramella sarebbero eventuali presunte colpe.

La vicenda degli standard comunali non ha solo l’aspetto del recupero da parte del comune di Aversa e quella della responsabilità contabile avanzata dalla procura regionale della Corte dei Conti. Nella città normanna, infatti, c’è anche un problema di utilizzo di questi suoli che sono una marea e se ben utilizzati potrebbero, senza tema di smentita, migliorare sensibilmente le condizioni di vita degli aversani.

Piccole oasi di verde, strutture collettive o semplicemente aiuole. Ma chi decide e come? Da anni, oramai, dopo aver fatto la spola tra le diverse commissioni consiliari, da quella Statuto a quella urbanistica, viene palleggiata una bozza di regolamento per l’utilizzazione, votata all’unanimità nelle commissioni stesse, ma che non si riesce, inspiegabilmente, a portare in consiglio comunale per l’approvazione definitiva.

La bozza, da quello che è dato sapere, anche grazie alle indiscrezioni fatte filtrare nel passato dai consiglieri comunali Mimmo Palmieri e Pasquale Pandolfi, prevedrebbe per i piccoli appezzamenti la possibilità di affidarli gratuitamente a privati che ne assicurino la cura.

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Redazione
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