Cesa – Sarà inaugurato sabato sera, alle 19.30, il Comitato elettorale di Giuseppe Fiorillo, in via Marconi, a Cesa. Uomo politico ed esponente della società civile da sempre impegnato nel sociale, due volte sindaco di Cesa, altrettante volte consigliere provinciale, e vicepresidente dell’assise di Corso Trieste, Fiorillo scende in campo a sostegno della coalizione guidata da Vincenzo De Luca, mettendoe a disposizione della compagine progressista la propria esperienza e competenza, in questa durissima campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio Regionale.
E Fiorillo si candida per uno scranno nel parlamentino campano nella lista “Campania Libera”. La decisione, maturata già nei mesi addietro, è anche frutto del costante ed incessante sostegno proveniente da ampi settori della società civile trasversale all’appartenenza politica e alla militanza. Un entusiasmo senza pari che ha convinto- se mai ce ne fosse stato bisogno- Fiorillo a rimboccarsi le maniche e ad appoggiare il progetto “Campania Libera”, incentrato sulla volontà di dare una svolta radicale delle politiche programmatiche, in special modo sociali ed economiche, regionali.
“Sono davvero entusiasta – dichiara il dottor Fiorillo – di poter dare il mio contributo per far sì che si realizzi il sogno di cambiamento della Campania voluto da De Luca. Recependo gli appelli e gli inviti di tantissime persone, a cominciare dai mei concittadini, ritengo che sia quantomai urgente avviare e soprattutto realizzare una rivoluzione copernicana della gestione della cosa pubblica in grado di dare delle risposte concrete al territorio.
In un periodo di forte crisi economica e di valori come quello attuale, per far ripartire una Regione in perenne stagnazione come la Campania non può che ritrovare ragion d’esistere una parola come comunità intesa come luogo all’interno del quale, le migliori energie della società civile, decidono di lavorare insieme per costruire un futuro più vivibile e dalle rosee prospettive.
Ed in particolare questa parola- comunità dovrà avere un significato ancora più denso in un territorio come quello che aversano ed atellano, diventato un’unica grande conurbazione urbana, afflitta dagli stessi problemi e con similari potenzialità inespresse, tali da rendere superfluo e antistorico qualsivoglia campanilismo di bassa lega.
Per questo tutti insieme dobbiamo rimboccarci le maniche e lavorare per scrivere una nuova pagina della nostra vicenda locale, magari creando una filiera politica amministrativa che parta dall’amministrazione comunale, e che passando per la Regione arrivi fino alle istituzioni nazionali e regionali.
Per queste ragioni profonderò tutto il mio impegno nel confrontarmi coi cittadini per far sì che uno di loro possa avere la possibilità di portare le istanze della cosiddetta gente comune nei luoghi decisionali, come è il Consiglio Regionale”.