Aversa – Lo scrittore aversano Luigi D’Alesio torna sugli scaffali delle librerie con il nuovo romanzo “Scoop nel bunker” (Robin edizioni).
Dopo il successo ottenuto dal romanzo “Punto d’attracco” risultato finalista alla prima edizione del Premio letterario internazionale “Nanà – nuovi scrittori per l’Europa”, Luigi D’Alesio ci regala un’altra storia avvincente e di grande impatto emotivo.
Carlo Ammaturo, il giovane protagonista, è un giornalista free lance, ambizioso e determinato nella ricerca della notizia, dello “scoop” che potrebbe dare una svolta al suo lavoro e alla sua vita.
Svolta che sembra improvvisamente a portata di mano quando Irene, una sua amica modella, spinta dal desiderio di vendetta, promette di rivelargli una notizia bomba, vale a dire il luogo segreto dove si nasconde il suo ex amante ed ex Ministro della Repubblica, ing. Omodei Borlenghi, resosi latitante per sfuggire ad un mandato di arresto preventivo per bancarotta fraudolenta.
Ma la vita riserva sempre sorprese, a volte anche molto tragiche. Quando giunge sul luogo dell’appuntamento, Carlo trova la modella riversa sul pavimento priva di vita. Accanto al cadavere, due flaconi di farmaci vuoti e residui di cocaina lasciano pensare ad una morte per overdose o ad un suicidio. Ma nonostante le convinzioni degli inquirenti, queste ipotesi non convincono Carlo che muovendo da una labile traccia, arriverà presto a scoprire i veri autori ed i motivi del delitto, mettendo seriamente a rischio la propria vita.
La vendetta di una giovane donna verso il suo amante e l’ambizione di un giornalista che non vuole restare anonimo tra i tanti danno così la stura ad un raffinato giallo investigativo, che mescola sapientemente thriller e romanzo civile.
L’emergenza rifiuti, con le nauseabonde montagne di spazzatura che appestano la città di Napoli, accompagna l’intero svolgersi degli eventi, divenendo simbolo di un degrado più generale, che vede il capoluogo campano snodo efferato e crocevia di devastanti intrecci criminali: la malavita, la droga, il business della “monnezza”, la corruzione politica, il traffico d’armi.
Scoop nel bunker è un romanzo che si legge tutto d’un fiato, dal ritmo incalzante e dalla trama ben congegnata in tutte le sue parti, intrigante ed appassionante anche dal punto di vista umano e sentimentale.
Carlo, infatti, si ritrova, all’improvviso, un padre “irrequieto” da sorvegliare, ed è costretto a prendersi le responsabilità dovute all’amor filiale, ma non demorde e continua la sua inchiesta giornalistica, motivato e rincuorato dall’aver trovato anche l’amore, grazie all’incontro con Manuela, una giovane e intraprendente segretaria di redazione.
“Quello che mi premeva più di tutto” spiega l’autore “quando ho scritto questo romanzo era riuscire a far sentire fra una pagina e l’altra il respiro vero e profondo della vita con la sua proteiforme complessità e infinita pluralità di prospettive. Anche perché sono convinto che un’esagerata accentuazione degli aspetti sociologici porti troppo allo scoperto gli ingranaggi della struttura narrativa, riducendo i personaggi ad immagini piatte e sfocate. Invece, è proprio dalle zone d’ombra dell’inconscio che erompe il significato simbolico di un’opera determinando l’autonomia della creazione artistica, perché esse di solito sfuggono alla comprensione ed alla coscienza dell’autore stesso”.