Aversa – Le gravissime accuse rivolte in questi giorni a mezzo stampa dal consigliere Villano all’indirizzo dell’ex sindaco di Aversa mi hanno indotto ad approfondire l’argomento.
Sostiene il consigliere Villano che Domenico Ciaramella “mente e sa di mentire”, che l’usucapione del bene “poteva essere assolutamente evitata attraverso la produzione in giudizio di idonei atti interruttivi del termine previsto per il suo perfezionamento” e segnatamente dell’“ordinanza di sgombero numero 54 del 05.04.2002 con la quale il competente dirigente dell’Ufficio Polizia Amministrativa, dottor Pezzullo, rilevata l’abusività dei manufatti che ancora ospitano l’autorimessa di veicoli gestiti dal signor Nicola Marino, nonché l’impossibilità di svolgere su di essa un’attività economica, avendo questa destinazione servizi ed attrezzature religiose ordinava a quest’ultimo di lasciare libero il suolo in argomento dai veicoli ed attrezzature provvedendo alla bonifica dell’intera area”.
Vista la gravità delle questione, ho chiesto chiarimenti al dirigente Giuseppe Nerone, che tra l’altro era l’avvocato del Comune in questa causa, dal quale ho appreso che secondo la sentenza, che ha accertato l’intervenuta usucapione, il possesso da parte del privato si riferiva al periodo tra il 1977 ed il 1997. Dunque, l’ordinanza citata dall’amico Villano è assolutamente irrilevante ai fini dell’accertamento condotto dai giudici, perché intervenuta dopo che era già maturata l’usucapione.
Ricordo al consigliere Villano che l’amministrazione Ciaramella iniziò a maggio del 2002. Tra l’altro unica Amministrazione che ha prodotto un atto su questa vicenda fino a quel momento (quello citato dal Villano) fu quella del dottor Ciaramella che però non poteva evidentemente interrompere il ventennio conclusosi 5 anni prima.
Ma vi è di più! Ed infatti il consigliere Villano afferma: “Suddetta ordinanza rilevava l’abusività dell’attività economica svolta da Marino….ragion per cui l’usucapione giammai avrebbe potuto realizzarsi”.
Anche in questo caso il convinto ragionamento del consigliere Villano non appare condivisibile. Secondo la legge l’acquisto ad usucapione di un immobile abusivo è possibile poiché si acquisisce il suolo ma l’abuso resta tale.
Infine, occorre dire che, a quanto è dato sapere, Ciaramella neppure è stato chiamato a dedurre sull’acquisto del bene in argomento e, dunque, le accuse mosse allo stesso appaiono ancor più sorprendenti.
E’ chiaro che siamo in presenza di complesse argomentazioni di natura tecnico-giuridica, per le quali ho chiesto il parere di alcuni esperti del settore. Quello che è altrettanto evidente è che non si può affrontare con tanta faciloneria siffatti argomenti che andrebbero trattati nelle sedi competenti. Per di più, attaccando una persona che si trova sottoposta a delicate indagini della corte dei conti e che ha il sacrosanto diritto di difendersi nelle sedi opportune.
Ed allora invito il giovane Villano, che peraltro è espressione cittadina di un partito che in tante occasioni ha tenuta alta la bandiera del “garantismo” e della “presunzione d’innocenza”, ad abbassare i toni e a documentarsi meglio su quanto va affermando con tanta ed ingiustificata carica aggressiva.
Siamo, certo, in periodo di campagna elettorale ma c’è un limite a tutto! Soprattutto quando c’è in gioco il rispetto delle persone e della loro onorabilità.
Il consigliere comunale Gino Della Valle