Aversa – A proposito di aree standard occupate abusivamente e sottratte alla collettività dal condominio Artemide di via Michelangelo, arriva una sollecitazione indirizzata al primo cittadino affinché ne recuperi all’uso pubblico una.
“Era ottobre-novembre 2007 quando si regalavano arbitrariamente gli standard”, scrivono i residenti del condominio Artemide alla redazione, allegando una nota del 20 marzo 2007, firmata dall’allora dirigente della ripartizione urbanistica comunale, con la quale si invitavano i condomini Anita I, Anita II e Artemide a liberare ad horas da manufatti e/o strutture non autorizzate i suoli di proprietà comunale distinti in catasto, al foglio 5, con le particelle 1062, 1064, 1065, 1066, 1067, 1069, 1070 concessi alla facoltà d’Ingegneria per realizzare, a spese dell’Università, aulari e parcheggi, imponendo ai condomini la chiusura di ogni varco e/o accesso sulle proprietà comunali.
Un ordine che obbligava la chiusura dell’uscite di emergenza del condominio Artemide. Cosicché in caso di necessità, gli abitanti del condominio, insieme a quelli di oltre cento appartamenti presenti negli altri due condomini, devono usare la stretta stradina che consente l’immissione dei tre condomini su via Michelangelo.
Un’uscita insicura ed insufficiente in condizioni normali, potrebbe trasformarsi in una trappola mortale in caso di emergenza-urgenza. Da qui la necessità di ricordare al sindaco Sagliocco l’abuso che sarebbe stato messo in atto da chi ha fatto sua una parte dell’area standard. “Per alcuni standard si mobilitano le forze dell’ordine in massa, per recuperarli all’uso pubblico, per altri ci si gira dall’altra parte”, scrivono, sperando che il primo cittadino voglia intervenire anche su questo standard usato abusivamente.