Casandrino – Un opificio di 80 metri quadrati senza le garanzie e le accortezze previste dalla legge per la salute e la sicurezza nel quale sono state trovate al lavoro ben 11 persone.
Lo hanno scoperto i carabinieri della stazione di Grumo Nevano che, insieme a colleghi del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Napoli, hanno effettuato uno specifico servizio per verificare la corretta applicazione di norme a tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro nonchè per contrastare il lavoro nero.
Nel corso di ispezione nell’opificio di via De Gasperi, di un 39enne del Bangladesh, residente a Casandrino, è stato accertato l’utilizzo di manodopera “a nero” clandestina: sul posto c’erano infatti 11 lavoratori, 8 dei quali “a nero” e, tra questi, 3 in Italia in stato di clandestinità.
Sono stati sequestrati 33 macchinari per il confezionamento di abiti, contestate 53 violazioni penali (per l’importo complessivo di 300mila euro) e 25 violazioni amministrative (42mila euro). L’attività imprenditoriale è stata sospesa e il locale è stato sequestrato.