Pechino – Un violento incendio si è diramato in una casa di riposo nella città di Pingdingshan, nella provincia di Henan, in Cina, provocando la morte di oltre 30 persone.
Le fiamme si sono propagate nella notte tra lunedì e martedì nella clinica privata che ospitava 51 persone, anziane e con problematiche fisiche e psicologiche.
Sul posto sono intervenute varie squadre di pronto intervento e dei vigili del fuoco che sono riusciti a domare le fiamme solo dopo svariate ore, quando era già giorno.
Nella struttura, con 130 camere da letto gli ospiti sono divisi in tre gruppi, sistemati in aree diverse: un gruppo di persone che riescono a gestirsi autonomamente, un altro di pazienti che hanno in parte bisogno di sostegno e l’ultimo di anziani totalmente dipendenti dall’aiuto del personale. Le stanze andate a fuoco sono quelle in cui era ospitato l’ultimo gruppo di persone.
Secondo fonti locali il bilancio dei morti è pari a 38 ma non è ancora chiaro se tutti i corpi siano stati recuperati e se ci siano ulteriori vittime. Ferite 6 persone, due delle quali sarebbero in pericolo di vita.
“Ero nel letto in quel momento. All’improvviso ho visto uno dei dipendenti correre fuori da una stanza in fiamme e lui mi gridava “Corra, corra”, così mi sono precipitato fuori”, ha raccontato Guo Xin di 78 anni, sopravvissuto all’accaduto. L’anziano ha anche sottolineato la “cattiva qualità” delle stanze andate in fiamme, “costruite con lamiere e senza fondamenta”.
Ancora da chiarire cosa abbia provocato il rogo esploso intorno alle 19,33 dello scorso lunedì. Avviata un’inchiesta per far luce sull’accaduto.