David di Donatello, lotta fra “Anime Nere” e “Il Giovane Favoloso”

di Gaetano Bencivenga

Saranno “Anime nere” di Francesco Munzi e “Il giovane favoloso” di Mario Martone a contendersi la palma di film italiano dell’anno nell’edizione 2015 del David di Donatello, il premio cinematografico nazionale di maggior prestigio. Almeno queste sono le indicazioni uscite fuori dall’annuncio delle candidature fatto dal presidente dell’Accademia del Cinema Italiano Gian Luigi Rondi.

La pellicola di Munzi ha, infatti, collezionato ben 16 nomination contro le 14 dell’opera di Martone, a seguire “Mia madre” di Nanni Moretti  e “Il ragazzo invisibile” di Gabriele Salvatores entrambi fermi a dieci. Un’avvincente  lotta, quindi, tra due generi cinematografici totalmente differenti.

La cupezza, l’essenzialità, la durezza del realistico “Anime nere” contro l’eleganza, il lirismo, la poesia del virtuosistico “Il giovane favoloso”, che si scontreranno non solo nella categoria principale di miglior film, nella quale dovranno vedersela con i lungometraggi di Moretti, di Ermanno Olmi (“Torneranno i prati”), e di Saverio Costanzo (“Hungry Hearts”), ma anche in quella di miglior regista, dove troveranno i medesimi contendenti alla vittoria finale.

Tra le attrici protagoniste spicca la candidatura postuma dell’immensa Virna Lisi per il delizioso “Latin Lover” di Cristina Comencini, ma la più accreditata al trionfo è, senza dubbio, la prolifica Alba Rohrwacher, nominata per “Hungry Hearts”, anche se la sua performance nel sorprendente “Vergine giurata” di Laura Bispuri, quest’ultima decisamente in pole position per la categoria di regista esordiente, ha lasciato il segno.

Tra gli attori protagonisti il Leopardi incarnato alla perfezione da Elio Germano non dovrebbe avere rivali a meno che non si decida di riconoscere il talento naturale del Fabrizio Ferracane  di “Anime nere”. Anche tra le non protagoniste svetta un nome su tutte, la decana Giulia Lazzarini, diva dell’italico teatro, davvero commovente nel ruolo della madre morente di Margherita Buy  e Nanni Moretti nel malinconico “Mia madre”.

Da segnalare la doppia candidatura, tra i non protagonisti, per due attori del divertente “Noi e la Giulia”, ovvero Claudio Amendola  e Carlo Buccirosso, irresistibili antagonisti in una delle commedie più riuscite della stagione. Grandi titoli tra i candidati a miglior film dell’Unione Europea e straniero, con i due favoriti d’obbligo nelle rispettive categorie, il britannico “La teoria del tutto” di James Marsh e l’americano/messicano “Birdman” di Alejandro G. Inarritu. La consegna il prossimo 12 giugno al Teatro Olimpico di Roma.

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