Enzo Gragnaniello esce con “Misteriosamente”

di Emma Zampella

Il 22esimo album della carriera per Enzo Gragnaniello che, a quattro anni di distanza, pubblica “Misteriosamente”.

Un disco che, completamente diverso da “Radice”, annovera al suo interno anche collaborazioni con il cantante degli Almamegretta, e il cantautore Nino Buonocore. “Sono maturato come persona, sono meno impulsivo. La musica oggi I dodici brani del disco sono stati tutti prodotto e arrangiati da Gragnaniello, che ha lavorato a questo album per quasi un anno, lavorando a fondo su ogni singolo pezzo. “Penso di aver fatto un disco sulle emozioni – spiega -, ogni brano ha un suo mondo di riferimento all’interno”.

Una collaborazione, quella con Raiz, nata e condotta con grande spirito passionale. “Avrei potuto – dice il cantante – anche interpretarlo da solo ma si prestava particolarmente bene alla doppia voce. E quella di Raiz sembrava fatta apposta. Ci conosciamo da tempo e lui ha accettato volentieri”.

Nino Buonocore invece gli è entrato in testa proprio nel momento in cui ha ascoltato la canzone che lo vede protagonista: “Ho pensato a lui ascoltando il pezzo. C’è una frase ripetuta, ‘quale futuro vuoi’, e volevo venisse interpretata da una voce delicata ed elegante. Tra l’altro io prima di far cantare qualcosa a qualcun altro chiedo sempre se il pezzo piace e lui ha accettato in maniera entusiasta. Nino è un grande artista. Che ha la dignità dei grandi artisti che, purtroppo, qualche volta si chiudono in se stessi quando non ricevono quello che avrebbero meritato”.

“Tutte dalla musica – dice Gragnaniello – Io creo melodie, ma dentro di esse è come se già ci fossero le parole. Si colgono degli umori che ispirano nella musica, in quel momento c’è un trasporto speciale.

E ancora : “Se mi guardo indietro, sicuramente sono maturato come persona. C’è molta meno rabbia e sono più riflessivo. Non è un fatto artistico quanto personale. La rabbia di allora, purtroppo, ha lasciato lo spazio al dispiacere di vedere i giovani di oggi sempre più disorientati dal sistema. Non si rendono conto in quale situazione sociologica si trovano”.

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