Firenze – Avrebbero messo a segno tre rapine in supermercati di Firenze, minacciando le commesse con delle pistole, poi rivelatesi delle scacciacani, e facendosi consegnare il denaro presente nei registratori di cassa.
È l’accusa per la quale un uomo di 32 e 36 anni, italiani, sono stati arrestati ieri dalla polizia, in esecuzione di un’ordinanza di misura di custodia cautelare in carcere emessa dal gip su richiesta del pm Paolo Barlucchi.
I due sono accusati di essere gli autori di una rapina avvenuta il 26 marzo scorso in un supermercato di via Cristofori, di una messa a segno in uno di via Andrea da Pontedera e di una avvenuta l’11 dello stesso mese in un negozio di via Cortona.
Una volta entrati fingendosi clienti, raggiungevano le casse con un articolo, e quando la dipendente apriva lo sportello della cassa per dare loro il resto, entravano in azione minacciandola con una pistola e portando via tutti i soldi presenti all’interno. In un caso una commessa è stata spintonata e colpita con un pugno al volto. I colpi venivano messi a segno dopo una serie di sopralluoghi, effettuati con auto o scooter rubati.
In manette sono finiti un trentaseienne originario di Napoli, e un trentaduenne di Pontassieve (Firenze) che lavorava come guardia privata in un centro commerciale.
Nel corso delle perquisizioni nelle loro abitazioni sono stati sequestrati due pistole scacciacani, un manganello telescopico, due ricetrasmittenti e una borsa schermata per eludere i controlli dei metal detector.